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Al via il Social Enterprise Open Camp, la chiave delle imprese è il capitale umano

Partita a Todi (Pg) una formazione residenziale di quattro giorni guidata da speaker ed esperti di imprenditoria sociale provenienti da tutto il mondo. L’iniziativa è promossa e organizzata dal Consorzio nazionale della cooperazione sociale Cgm insieme a Opes Lcef impact fund

di Anna Spena

È quella di un gomitolo la prima immagine del Social Enterprise Open Camp 2023, dal titolo “Unlocking the Potential of Human & Social Capital”. A realizzarla è stato l’artista Robert Gligorov. Il gomitolo rappresenta un insieme di esperienze, mondi, persone, tecniche e connessioni di varia origine. Un’illustrazione che diventa molto concreta: oltre 300 i partecipanti dell’edizione 2023, che hanno dai 19 ai 67 anni, e arrivano da tante parti del mondo. E i fili del gomitolo questo vogliono ricordare: ogni persona è un individuo con competenze sue, ma è solo legati che ne restituiscono il senso completo, l’unione fa la forza. 


Il Social Enterprise Open Camp – Seoc, è partito oggi a Todi, provincia di Perugia. Una formazione residenziale di quattro giorni guidata da speaker ed esperti di imprenditoria sociale provenienti da tutto il mondo. Un programma ricchissimo (lo trovate qui): dal Keynote Speech di Peter Holbrook, Ceo di Social Enterprise Uk, l’ente nazionale inglese per le imprese sociali, dal titolo “How Can We Build an Economy Fit for the Future?”, che ha dato il via ai lavori, ai panel come “People with a Spark”, in cui le protagoniste sono quattro donne e le loro storie di impresa nate a partire dal loro coraggio, mixato a intraprendenza e lungimiranza.  Quattro realtà (Roots, Purefresh, Kilimo Fresh Foods, Progetto Quid) che si sono sviluppate e continuano ad avere impatto sociale sulle aree povere dei Paesi in cui operano o sulle persone in condizioni di fragilità coinvolte. Ma ancora i casi di studio di imprese sociali che hanno messo il capitale umano al centro o il panel “Polyphonic in three acts: Talent is Everywhere, Opportunities are Not”.  La quarta edizione del Seoc infatti è tutta dedicata al tema del capitale umano e sociale come potenziali motori di cambiamento, sviluppo e crescita. «È un privilegio essere qui con voi», dice nei saluti di apertura Elena Casolari, presidente di Opes Lcef impact fund. «Imprenditori coraggiosi, persone che vogliono fare un cambiamento. Vogliamo aiutare a creare una società che cresce». Il capitale umano «che vorremmo trovare nelle imprese», aveva già spiegato in un’intervista a VITA, «è un capitale che si nutre di una visione ideale, con un gruppo di lavoro con un allineamento valoriale e anche con un patrimonio valoriale che sappia porre al centro l’uomo e la capacità, in tutti in tutte le transazioni economiche, di lavorare per il benessere della comunità e la volontà di creare un cambiamento positivo. La finanza dovrebbe sostenere sempre più imprenditori sociali perché nel medio e lungo termine daranno più soddisfazioni». 

La scelta del tema per l’edizione 2023 non è stata casuale: «Ci siamo lasciati stimolare dai cambiamenti che stiamo attraversando», dice Giusi Biaggi, presidente del consorzio nazionale della cooperazione sociale Cgm. «Dalla crisi demografica alle migrazioni, e ancora dalle grandi dimissioni dopo la pandemia di Coronavirus. Il capitale umano è la principale risorsa della comuna e delle nostre imprese ad impatto. Sarà un percorso impegnativo ma dobbiamo rivedere i modelli di business, le modalità di governance delle nostre imprese, come far venire fuori i talenti e soprattutto come farli rimanere: dobbiamo metterci in ascolto e ricordarci che lavorare nelle imprese sociali significa lavorare nella concretezza quotidiana».

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