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Clandestini: gli Usa inaugurano la “detenzione infinita”

E' il nuovo provvedimento del ministro della Giustizia John Ashcroft: "Sulla base delle esigenze di sicurezza", dice, "la detenzione dei clandestini può essere indefinita"

di Benedetta Verrini

Gli immigrati clandestini che approdano negli Usa vanno incontro d’ora in poi alla possibilità di una detenzione senza limiti di tempo, se le autorità americane li riterranno in qualche modo un pericolo per la sicurezza nazionale. Lo ha riferito l’agenzia Ansa, in un lancio del 25 aprile. Il nuovo giro di vite nei confronti dei clandestini è stato dettato dal ministro della Giustizia John Ashcroft, che ha scelto il caso di un ragazzo haitiano di 18 anni per decretare regole più severe di quelle fino ad ora in atto. L’ordine di Ashcroft, infatti, ha come primo effetto immediato la mancata concessione della libertà su cauzione a David Joseph, un diciottenne che lo scorso 29 ottobre era sbarcato in Florida con altri 200 immigrati clandestini di Haiti. Il caso di Joseph era arrivato all’attenzione di Ashcroft dopo aver seguito un complesso iter giudiziario. I giudici per l’immigrazione hanno concesso la libertà ad oltre un centinaio di haitiani arrivati il 29 ottobre, ma la vicenda del diciottenne è diventata il caso simbolo sul quale i giudici hanno chiesto al ministro di dettare regole precise. Ashcroft ha spiegato che rimettere in libertà i clandestini “tenderebbe ad incoraggiare ulteriori immigrazioni di massa via mare da Haiti”, provocando un sovraccarico di lavoro sulla Guardia costiera e altre agenzie impegnate a difendere la sicurezza nazionale. Dopo l’11 settembre 2001, ha detto Ashcroft, è necessario impedire che immigrati senza documenti entrino negli Usa “senza il processo di controllo degli ispettori dell’immigrazione”. Sulla base delle esigenze di sicurezza, ha concluso il ministro, la detenzione dei clandestini può essere indefinita, perché non ci sono limiti di tempo fissati dalla legge. Fino ad ora gli Usa si riservavano il diritto di detenere per lunghi periodi, ma non era mai stato decretato ufficialmente che la detenzione può essere senza limiti temporali. Il provvedimento di Ashcroft, lungo 19 pagine, ha subito suscitato un’ondata di proteste da parte delle organizzazioni per i diritti umani, che lo hanno definito “estremamente preoccupante”.


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