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Salute mentale: assessori scrivono a Sirchia per gli Opg

Le Regioni ospitanti ospedali psichiatrici giudiziari hanno inviato una lettera al ministro della Salute e a Roberto Castelli

di Benedetta Verrini

Mentre il 15 aprile scorso ono stati presentati in Conferenza Stato Regioni i risultati dell’attività del Tavolo di monitoraggio sui Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria, un gruppo di assessori ha espresso viva preoccupazione sul fronte degli OPG (ospedali psichiatrici giudiziari). “Esiste un diverso modo di aiutare i pazienti e gli operatori degli Ospedali psichiatrici giudiziari” hanno detto a Sirchia gli assessori regionali, chiedendo una riforma e invitando a guardare a ciò che si è fatto come esperienze alternative a Reggio Emilia e in Toscana.  “E’ per questo che chiediamo venga avviata una nuova fase attraverso il confronto delle Amministazioni regionali che negli anni hanno promosso e supportato iniziative sperimentali, per giungere ad una indispensabile riforma degli Opg” hanno aggiunto. Questo il senso anche della richiesta scritta formulata ai ministri della Giustizia, Roberto Castelli, e della Salute, Girolamo Sirchia, da parte dell’ assessore regionale alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna, Gianluca Borghi, insieme ai suoi colleghi assessori Carlo Borsani (Lombardia), Adriana Buffardi (Campania), Antonio D’ Aquino (Sicilia) ed Enrico Rossi (Toscana). La lettera degli assessori delle regioni in cui hanno sede gli Opg italiani pone l’ accento sulla ”viva preoccupazione” destata dalla ”realta’ attuale” in cui versano tali strutture, dove sono ospitate piu’ di 1100 persone” e che si trovano a fronteggiare una serie di gravi difficoltà”. I punti critici evidenziati dal gruppo di amministratori sono riassumibili in ”una situazione di cronico sovraffollamento, insostenibile per quei soggetti che hanno bisogni acuti di interventi sanitari e socio-riabilitativi”; in una ”necessita’ di ambienti terapeutici adeguati”, sia strutturali che professionali; in ”situazioni di isolamento per lungo-degenti che non hanno rapporti con i servizi territoriali di riferimento”; in una ”totale esclusione degli Opg dal processo di qualificazione dell’ assistenza che ha attraversato la psichiatria”.


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