Cultura

Agesci il 26 aprile in udienza dal Papa

È la seconda volta che il Consiglio generale dell'associazione è ricevuto da Giovanni Paolo II

di Gabriella Meroni

?Con l?aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio, per compiere il mio dovere verso Dio e il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la Legge scout?. Questa è la Promessa che ogni Scout ed ogni Guida hanno fatto ed è questo lo spirito con cui cercano di costruire il proprio cammino umano e spirituale. Un percorso che ha nelle sue caratteristiche fondamentali l’educazione alla pace, alla fratellanza internazionale, alla solidarietà. Valori importanti per tutti gli uomini e le donne, ma ancor più per gli oltre 30.000 adulti che nell’ambito dell’Agesci – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, hanno fatto la scelta di dedicare il proprio tempo alla missione educativa dei giovani, impegno importante, che portano avanti con dedizione e passione. “Incontrare il Papa – dicono la Capo Guida, il Capo Scout e l’Assistente Ecclesiastico Generale – sarà per noi un forte incoraggiamento e uno stimolo a ben lavorare” “Al Santo Padre – proseguono – che riceve il Consiglio Generale per la seconda volta nel suo pontificato e che incontreremo insieme ai 200 Consiglieri provenienti da tutte le regioni italiane, confermeremo, nel 40° anniversario della pubblicazione dell’enciclica ?Pacem in terris?, il nostro impegno di educatori alla pace delle giovani generazioni”. ?Saremo altresì a rinnovare la comunione ecclesiale, confermando il nostro impegno di Capi catechisti, assicurando al Santo Padre, nel 25° anno del suo papato, anche a nome di tutti i ragazzi che i Capi presenti al Consiglio rappresentano, la devozione e la fedeltà a Cristo nella Chiesa”. “Chiederemo la paterna benedizione del Santo Padre perché il Metodo scout – particolarmente in questo anno che vedrà la realizzazione del Campo Nazionale per esploratori e guide dell?Agesci -, possa ancora continuare ad affascinare le giovani generazioni, facendo sì che attraverso il gioco e l’avventura dello scautismo i più giovani possano trovare la propria strada e contribuire alla costruzione di una società migliore, fondata sulla verità, sulla giustizia, sulla legalità, sulla libertà?.


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