Cultura

Sudafrica: morta volontaria della Caritas di Vicenza

Un ricordo di Maria Rosa Rosara scritto dai suoi amici

di Gabriella Meroni

Ci sono vite che non hanno bisogno di parole, perché sono i gesti di amore a parlare. Ci sono morti che non si vorrebberro raccontare ma che, pur nel dolore della perdita, altrettanto sono testimonianza forte di attenzione agli altri. Così è per Maria Rosa Rosara, volontaria della commissione ?Progetto donna? della Caritas diocesana vicentina, morta ieri a Johannesbourg per una malattia contratta in Congo Brazzaville, dove si trovava col marito Gianni Bertolini dalla fine di gennaio per un progetto di cooperazione internazionale. Nata a Barbarano Vicentino nel 1946, avrebbe compiuto 57 anni ad agosto. Abitava col marito a Vicenza in via Bedin 89. Aveva lavorato come infermiera e ostetrica all?Inail e all?ospedale di Vicenza. Una volta in pensione si è dedicata a progetti umanitari nel terzo mondo e al volontariato a Vicenza. ?Era una componente e volontaria della commissione Caritas ?progetto donna? ? ricorda con tristezza suor Celina Pozzan, che coordina la commissione – e in tale veste era spesso impegnata presso lo Sportello Donna e in attività di accompagnamento delle donne con problemi sanitari, nonché come mediatrice culturale e linguista in favore delle donne straniere. Svolgeva anche, con altre volontarie, opera di informazione e formazione presso gruppi e associazioni sui gravi problemi della schiavitù e del disagio sociale delle donne. A fine gennaio era partita per una missione umanitaria assieme al marito, nel Congo Brazzaville, in zona equatoriale. Lavoravano in un progetto di salute della Ong Alisei di Milano, per l?avvio e l?organizzazione di un piccolo ospedale. Maria Rosa si occupava della formazione del personale sanitario, mentre Gianni si occupava della parte tecnica-logistica, di insegnare l?uso delle attrezzature sanitarie. Il loro obiettivo era far sì che il personale del posto raggiungesse un? autonomia tale da garantire in ogni caso il funzionamento della struttura?. L?impegno all?estero era iniziato nell?80. Era stata a lungo in Nicaragua, Guatemala, Somalia (dove aveva subito anche un sequestro da parte della guerriglia ed era rimasta ferita ad una spalla), Angola, Irak, Egitto, Mozambico, Congo ex Zaire e Malawi. All?inizio di aprile Maria Rosa e Gianni sono stati colpiti da una malattia tropicale grave. Maria Rosa ha curato il marito e quasi contemporaneamente si è ammalata anche lei. L?organismo per cui operavano li ha fatti trasferire a Joannesbourg, ma mentre Gianni lentamente si è ripreso, anche se non è ancora fuori pericolo, Maria Rosa, entrata pure lei in coma profondo, è spirata il 22 aprile 2003 verso mezzogiorno. ?La Caritas diocesana ? conclude suor Celina – ricorda il suo generoso impegno, espresso con intelligenza e costante disponibilità e si affida alla fede del Risorto, nella speranza che l?esempio della sua vita sia semente che germogli frutti di solidarietà e di vicinanza con le popolazioni in via di sviluppo?.


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