Famiglia
Diritto allo studio per i non udenti
Le difficolta'per gli studenti di partecipare ai corsi universitari
di Redazione
Senato: diritto allo studio e handicap. Il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer risponde ad alcune interrogazione sulle difficoltà per gli studenti non udenti di frequentare corsi universitari. Le interrogazioni sono state presentate nella primavera del 1997, rispettivamente da Roberto Napoli del Ccd, da Giovanni Russo Spena, il 2/4/97, e Ersilia Salvato, il 2/4/97, di Rifondazione comunista, da Patrizio Petrucci, l?8/4/97, e da Silvano Micele, il 15/4/97, entrambi del Dsu.
Dal 1994 i fondi destinati al ministero dell?Università e della ricerca scientifica dalla legge 104 del 92 per agevolare l?accesso degli studenti con handicap ai corsi accademici, sono stati soppressi, confluendo nel Fondo per il finanziamento ordinario delle Università. Lo ha spiegato il ministro della Pubblica istruzione Berlinguer rispondendo a cinque interrogazioni sui problemi incontrati dai disabili e, in particolare, dai non udenti nel seguire i corsi universitari. In base all?articolo 13 della legge 104 del ?92, le facoltà universitarie dovrebbero essere dotate di un traduttore per rendere possibile anche agli studenti non udenti la comprensione delle lezioni svolte dai docenti. Ma il pagamento e l?attribuzione di incarichi professionali agli interpreti e l?acquisto di apparecchiature e attrezzature tecniche per favorire l?inserimento degli studenti con handicap, devono essere autonomamente inserite nel budget complessivo di ciascun Ateneo, come prevede la legge 537 del ?93. Intanto Berlinguer fa sapere che è stato costituito un apposito gruppo di lavoro ministeriale per formulare organiche e precise proposte in grado di rispondere alle esigenze degli studenti disabili e di indirizzare le iniziative degli Atenei.
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