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A scuola anche senza sentire

Si vuole favorire l' integrazione scolastica e sociale dei bambini senza udito

di Redazione

Favorire la piena integrazioni dei bambini privi di udito attrezzando le scuole con adeguati supporti didattico-formativi in grado di offrire un sostegno diretto alle famiglie e la presenza di personale qualificato già nelle scuole materne e negli asili nido. Questa, secondo Carlo Giovanardi e un gruppo di deputati del Ccd, la possibile soluzione alle difficoltà incontrate dai bambini sordo-muti nell?integrazione sociale e scolastica. Secondo recenti dati forniti dal ministero della Pubblica istruzione, infatti, sono proprio gli alunni con handicap sensoriali (vista e udito) a incontrare le maggiori difficoltà di integrazione. Per questo è necessario creare le condizioni ottimali per guidare i bambini privi di udito sin dalle prime fasi dell?apprendimento. La proposta di legge presentata da Giovanardi mira al superamento delle tradizionali scuole speciali, puntando sulla creazione in alcune strutture scolastiche (omogeneamente distribuite sul territorio) di ?centri risorse? dove dovrebbe operare personale specializzato in grado di affiancare i docenti e di insegnare ai genitori come comunicare con il proprio bambino. Nel testo sono anche indicate materie e programmi dei corsi di specializzazione per la preparazione degli insegnanti qualificati.

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