Cultura

Un boom di prodotti naturali. Vola, bio colomba

Nessuna scusa, a Pasqua si può viaggiare, mangiare e consumare senza fare male al mondo e a noi stessi.

di Ida Cappiello

Il mercato del biologico continua a crescere ininterrottamente da almeno un decennio, ma nel contempo cambia volto: la definizione di nicchia appartiene ormai al passato e l?offerta sta assumendo in modo ormai irreversibile le caratteristiche di un settore industriale. Il dato più spettacolare diffuso all?edizione romana del Sana è certamente il livello dei consumi che nel 2002 hanno raggiunto un valore di 1,6 miliardi di euro, in crescita del 33% sull?anno precedente. Tra gli alimenti di maggior successo ci sono i piatti pronti e i prodotti di origine animale: carne, salumi e uova. Le uova fresche, ad esempio, tipico alimento pasquale, hanno raggiunto nella grande distribuzione un?incidenza sulle vendite di quasi il 10%. Restano dominanti la pasta, il riso, i derivati dei cereali, il latte e i latticini, che coprono da soli i due terzi del mercato. Aziende sempre più grandi Per quanto riguarda la struttura dell?offerta, i dati ufficiali disponibili si riferiscono al 2001, anno nel quale, secondo le rilevazioni di Biobank, le aziende registrate in Italia erano oltre 63mila, in crescita del 22% sul 2000. L?anno scorso invece la tendenza si è invertita: la Fiao – Federazione italiana agricoltura organica (relativamente ai soli 6 organismi di controllo che ne fanno parte sugli 11 attivi in Italia), ha registrato una diminuzione del 5% degli operatori accompagnata da un aumento dell?11% della superficie coltivata, evidente segnale di una concentrazione imprenditoriale che favorisce lo sviluppo delle aziende più grandi e strutturate, mentre le realtà più piccole, sempre secondo la Fiao, avrebbero difficoltà ad accedere ai finanziamenti pubblici. Anche l?industria di trasformazione è cambiata negli ultimi anni, con la comparsa sulla scena di aziende alimentari di marca, attratte dall?espansione dei consumi. Citterio, Delverde, Galbusera, Granarolo, Invernizzi, solo per citare alcuni nomi, sono entrate nel mercato con tutto il peso di organizzazioni in grado di finanziare l?investimento, anche in termini di comunicazione, sul biologico con i profitti derivanti dai business convenzionali, nonché di far valere presso le catene di supermercati un potere contrattuale non confrontabile con quello dei piccoli produttori della fase ?pionieristica?. La distribuzione commerciale, un anello debole della filiera che per anni ha frenato la diffusione del biologico su vasta scala, vede aumentare ancora i negozi specializzati, ma anche lo spazio dedicato al naturale dalle più importanti catene. Coop, Esselunga e Carrefour/GS, le aziende più impegnate sul fronte del bio, stanno investendo molte risorse sulle linee di prodotti con il proprio marchio, mettendo insieme assortimenti che arrivano a comprendere centinaia di articoli. “L?interesse dei supermercati per il naturale ha avuto il grande merito di avvicinare ai prodotti un pubblico vasto, esercitando anche la funzione di calmiere dei prezzi”, sottolinea Roberto Pinton, presidente di Consortium, un?aggregazione di alcune importanti realtà industriali e distributive del settore. “Questo fenomeno deve però segnare una svolta per il mondo della produzione, ancora troppo poco organizzato per potersi confrontare con una controparte commerciale forte, che esprime esigenze di servizio ben diverse da quelle del punto vendita superspecializzato della prima ora. Altrimenti le aziende più piccole, che sono anche le più motivate e legate alla cultura del territorio, rischiano di essere fagocitate dall?industrializzazione del mercato”. Natura per tutti Un canale alternativo molto promettente per l?agricoltura senza chimica è la ristorazione collettiva: sono 522 contro le 342 del 2000, ad esempio, le mense scolastiche dotate di menù almeno parzialmente biologico. Un segnale forte è arrivato con la recente legge regionale dell?Emilia Romagna che prevede la conversione delle mense pubbliche, dalle scuole alle mense comunali, alle case di riposo per anziani. “Queste strutture”, afferma Pinton, “saranno in grado di generare una domanda non solo consistente, ma soprattutto ampiamente programmabile, con l?importante vantaggio per le aziende produttrici di poter contare su contratti di fornitura stabili, riducendo i costi e, in prospettiva, i prezzi di vendita, innescando così un circolo virtuoso di diffusione del biologico. Senza contare la valenza di queste iniziative sotto il profilo della cultura alimentare”. Vale la pena ricordare, infine, il crescente successo dei bioagriturismi, aumentati a circa 10mila unità nel 2002, collocando l?Italia al primo posto in Europa nel settore. Un incremento che testimonia il desiderio diffuso di un avvicinamento alla natura che va oltre l?alimentazione e muta il modo di concepire anche il tempo libero. Info: Dal cioccolato agli agriturismi.Ma che belle sorprese Uova certificate Da Ctm-Altromercato arrivano, per i bambini di tutte le età, le uova di cioccolato nUovo Mondo, confezionate in coloratissimi teli di iuta provenienti dal Bangladesh. Sono disponibili nelle versioni al latte e fondente, prodotti con cacao della Repubblica Dominicana e dell?Ecuador e zucchero di canna del Paraguay, il tutto da agricoltura biologica certificata IMC. Non mancano naturalmente le sorprese, realizzate da piccoli artigiani del Sud del mondo in materiali naturali. Sono in vendita, oltre che nelle Botteghe del mondo, nei supermercati Esselunga. Coop propone per la prima volta le uova Solidal, appartenenti alla nuova linea di prodotti a marchio del distributore e certificate da Transfair, che ?firma? anche le uova Mondovero in vendita negli ipermercati Carrefour. Info: CTM- Altromercato Colombe biologiche Segnaliamo, tra i marchi diffusi nei principali supermercati, la colomba biologica Maina. Numerosi anche i dolci proposti da aziende locali, censiti dalla nuova guida Tuttobio pubblicata da Distilleria Ecoeditoria. Molte di queste aziende efettuano la vendita diretta dei prodotti, e alcune offrono la possibilità di acquistare online. Sulla tavola pasquale non possono mancare le uova fresche, che nella versione biologica uniscono l?assenza di chimica alla cura per il benessere delle galline. Proposte, tra gli altri, da Coccodì e dai distributori: Esselunga Bio, GS Scelgobio, Coop. Info: www.biobank.it Agriturismi A chi va in vacanza, la scelta dell?agriturismo biologico è un modo per stabilire un contatto diretto con la fonte produttiva delle nostra scelte alimentari, oltre che di ?staccare? per qualche giorno in un ambiente favorevole alla distensione del corpo e dello spirito. Per orientarsi in un panorama di offerte ormai vastissimo, suggeriamo la nuova mappa Biobank che raccoglie 686 bioagriturismi, oppure la versione aggiornata della guida Aiab agli agriturismi bioecologici. Infine un appuntamento importante per gli appassionati di itinerari naturali: dall?11 al 18 maggio un gruppo di aziende agricole aprirà le porte ai cittadini, proponendo visite guidate o laboratori a tema (ad esempio le api, la serra o le erbe aromatiche). Info: www.aiab.it Scaffale E’ pubblicato da Distilleria il libro Terra Allegra, una raccolta di articoli a firma Andreina De Tomassi, inviata di Repubblica. Un viaggio italiano durato sette anni, alla ricerca di storie di persone note e meno note (da Gino Girolomoni a Carlo Petrini) che hanno scommesso sulla lotta contro l?omologazione produttiva e il consumismo, investendo le proprie energie nella ricerca di un modo diverso di rapportarsi alla terra e al cibo. 120 pagine ricche di illustrazioni a colori. Prezzo: 15 euro. Acquistabile anche online sul sito dell?editrice. Info: www.biobank.it


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