Famiglia

Disabili: l’addio di Franco Bomprezzi a SuperAbile.it

L'amarezza e il coraggio di Franco Bomprezzi, direttore editoriale, al di sopra di ogni burocratismo che ha voluto viceversa un nuovo soggetto alla guida di SuperAbile.it

di Redazione

Il 30 aprile prossimo terminerà il mio incarico di responsabile editoriale del portale Superabile.it e cesserà anche il lavoro dei responsabili di canale, della redazione giornalistica, dei tecnici che lo hanno prima realizzato e poi gestito nella fase di sperimentazione, avviata on line il 5 marzo del 2002. È questa la conseguenza del risultato della gara pubblica indetta da Inail per l’assegnazione della gestione del portale nei prossimi due anni, che comporterà, nei prossimi giorni, la formalizzazione dell’affidamento del portale stesso ad un nuovo soggetto, che dovrà garantirne la continuità e lo sviluppo, ricevendo in ‘dote’, come da bando, i contenuti sin qui realizzati dal team che ho avuto l’onore di coordinare e di dirigere. In queste ore ripercorro, come in un lungo film, le immagini salienti di un percorso cominciato nel 1999, quando l’allora presidente dell’Inail, Gianni Billia, mi chiese di collaborare al progetto che venne chiamato ‘Handicap e nuove tecnologie’. Un’intuizione forte, innovativa, coraggiosa, che portò prima all’individuazione e poi alla realizzazione di due servizi utili per tutti: il call center SuperAbile e poi il portale web SuperAbile.it. Abbiamo lavorato in molti a questi progetti, dentro e fuori Inail. Persone motivate ed entusiaste, coinvolte in un processo di invenzione, organizzazione, sistemazione di materiali e di processi, in uno scambio virtuoso di esperienze e di professionalità fra l’Istituto e il mondo delle competenze esterne. Ricordo le lunghe riunioni per l’organizzazione dei contenuti del portale, la scelta dei temi da prediligere, l’individuazione di una formula originale e inedita, capace di coniugare il linguaggio degli specialisti con la comunicazione giornalistica. Avevamo il problema, difficile da risolvere, di realizzare sulla Rete un luogo virtuale di incontro che non apparisse un ghetto per persone disabili, o un sito per addetti ai lavori. Volevamo aprire l’informazione sulla disabilità anche a chi poco o nulla ne sapeva (a partire dunque dai miei colleghi giornalisti), ma nello stesso tempo, ovviamente, non potevamo transigere sulla qualità dei contenuti tecnici. Così sono nati i canali ‘Senza barriere’, ‘SuperabiLex’, ‘Tempo libero’ e ‘Sport’, fortemente intrecciati con l’impostazione giornalistica della pagina iniziale, che appare al navigatore come la vetrina di un quotidiano ‘normale’, con le notizie del giorno in bella vista, con le opinioni, le lettere, le curiosità. Abbiamo cercato di coniugare la gradevolezza del portale con la maggiore accessibilità possibile per tutti i navigatori. I tecnici che hanno collaborato al progetto non si sono limitati a seguire le ‘regole’ del consorzio w3c, ma hanno tentato, anche avvalendosi della sperimentazione attiva da parte di navigatori non vedenti e ipovedenti, di percorrere vie ancor più rispondenti alle esigenze pratiche di una agevole fruizione dei contenuti. Abbiamo realizzato una community vivace e rispettosa delle diverse voci, cementata da una chat allegra e vivace, luogo di incontro libero e ‘pulito’, fra persone che si cercano perché si stimano e desiderano parlare di tutto, non solo di handicap. Abbiamo scelto insieme i colori, abbiamo riempito il portale di foto, dando forse per la prima volta in Italia una immagine al mondo della disabilità, fino a ieri concepito in bianco e nero, se non addirittura rimosso nella sua fisicità. Foto comprensibili anche per chi non vede, grazie all’uso costante delle didascalie. Abbiamo lavorato per prove ed errori. Abbiamo corretto, rifatto, migliorato, giorno dopo giorno, grazie a voi, navigatori stupendi, sempre più numerosi, sempre più esigenti e attenti. Abbiamo portato alla ribalta dell’opinione pubblica ? in tutti i modi e in tutte le sedi possibili – temi importanti, cruciali, che oggi vengono giustamente considerati centrali in questo 2003 dedicato dall’Unione Europea alle persone con disabilità. È stata per me ? per noi – un’avventura professionale, intellettuale e morale, esaltante e forse irripetibile. Ringrazio Inail – proprio nel momento della mia maggiore e più profonda amarezza, che non posso e non voglio nascondere – per avermene dato l’opportunità, e per avermi sino all’ultimo consentito di esplicare il mio ruolo di responsabile editoriale in piena autonomia professionale. Ho cercato di dare voce a tutte le opinioni e a tutte le notizie utili e verificate. Ho potuto, grazie all’impegno costante dei giornalisti e degli esperti, garantire in tutti questi mesi un continuo aggiornamento dei contenuti del portale, più volte al giorno, settimana dopo settimana. Ecco perché ora spero che chi raccoglierà questo piccolo grande patrimonio di intelligenze e di lavoro, sappia comprenderne la genesi e farne tesoro, per non disperderne la parte migliore e per raggiungere, mi auguro, traguardi ancora maggiori. Nello stesso tempo ammetto che mi sarà difficile questo distacco, da me non voluto. Nella vita professionale e umana anche questo può accadere. Anche questo costituisce un bagaglio di esperienza. Sicuramente non cesserò di lavorare, con orgoglio e umiltà ? altrove e in modalità differenti – in favore di una informazione giornalistica rispettosa della dignità e della qualità delle persone con disabilità. Oggi sento il dovere di ringraziare tutta la ‘squadra’ che ha condiviso con me questo sogno e questa fatica, e ringrazio voi, navigatori di SuperAbile, per averci aiutato e incoraggiato, non solo con numeri crescenti e costanti, ma soprattutto con la vostra partecipazione attiva e, spesso, affettuosa. A voi tutti un abbraccio virtuale, lungo e sincero. Nella vita, in fondo, tutto è davvero SuperAbile.

  • Il sito di SuperAbile.it

  • Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
    fondamentale per supportare il lavoro di VITA