Sostenibilità

Salvalarte: al via durante il ponte di Pasqua

La campagna itinerante di Legambiente per valorizzare i beni culturali inizia a Pasqua e proseguirà per due mesi

di Redazione

Prende il via con il lungo ponte di Pasqua, l’ottava edizione di Salvalarte, la campagna di Legambiente per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico artistico italiano. L’invito, lanciato dall’associazione ambientalista, è quello di trascorrere una Pasqua all’insegna dei beni culturali e del turismo responsabile, prendendosi cura dei nostri monumenti noti e meno noti. Salvalarte è infatti la “veterana” tra le iniziative di Legambiente nel settore beni culturali e ha il duplice obiettivo di segnalare le emergenze monumentali più a rischio, promuovendo una campagna di sensibilizzazione per attivare i meccanismi per il loro recupero e di far conoscere e valorizzare quei beni culturali così detti minori, al di fuori degli itinerari turistici tradizionali e sconosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno importanti. “L’obiettivo di Salvalarte è quello d’accendere i riflettori sul patrimonio minore, spesso abbandonato e trascurato”, ha dichiarato Ermete Realacci, presidente di Legambiente “cercando, attraverso interventi mirati, di recuperare e restituire alle città pezzi di storia sconosciuti o dimenticati. La riscoperta di questi tesori nascosti e la loro tutela rappresenta la carta vincente per creare nuove forme d’occupazione durevoli, per costruire uno sviluppo economico solido e ambientalmente compatibile, per trovare forza e fiducia nelle nostre radici culturali. Spesso, la scarsa manutenzione, gli atti vandalici, la cementificazione selvaggia e spesso abusiva del territorio, distruggono quell’immenso patrimonio di arte e di cultura che rende unico il nostro paese. Salvalarte ra ppresenta allora una buona occasione per imparare a voler bene all’Italia “. Legambiente presenta per l’edizione 2003, un “codice di comportamento” in dieci punti, per il turista responsabile. Un decalogo, redatto sulla base di numerosi documenti autorevoli prodotti negli ultimi anni a livello nazionale ed internazionale, come la “Carta Italia” del turismo sostenibile stilata da Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile), inaugurato in questi giorni nel circuito dei 30 siti culturali della Campania. “L’invito di Legambiente – ha dichiarato Carmine Maturo, responsabile nazionale turismo di qualità Legambiente – è quello di visitare Musei e luoghi d’arte con responsabilità, tenendo a mente che l’immensa ricchezza di arte, natura e cultura custodita dai nostri musei rappresenta per il nostro Paese una risorsa straordinaria, un irriproducibile “valore aggiunto” che dobbiamo garantire anche alle future generazioni”. Da domani, 18 aprile, a fine giugno, Salvalarte percorrerà 20 regioni del Belpaese, in oltre 30 tappe. La carovana è in partenza per i monasteri ortodossi di Fruska Gora in Serbia, per accendere i riflettori su un argomento delicato come quello della ricostruzione post-bellica, nella convinzione che anche i beni culturali e ambientali, e in particolare la loro riscoperta e valorizzazione, possano diventare un?occasione per un confronto tra popoli e culture diverse. In Italia, poiché il 2003 è stato indetto dall’Onu come Anno mondiale dell’acqua, il viaggio proseguirà lungo le vie dell’acqua, alla scoperta di “architetture d’acqua” da salvare dall’incuria e dall’abbandono: fontane e ninfei, ponti, cisterne, porti e canali. Secondo un itinerario ricco di tappe, quasi a seguire le ramificazioni dei nostri fiumi, per illuminare di luce nuova gli innumerevoli tesori architettonici che ne hanno convogliato e raccolto le acque nel corso dei secoli. A Siena, Salvalarte punterà i riflettori sulla Fonte di Follonica, una fontana medievale, inserita in un orto a ridosso della cinta muraria, che ha ormai perso la sua funzione d’approvvigionamento idrico della città ed esemplifica bene come l?abbandono si trasformi in degrado. A Matera, dove la gestione dell’acqua ha dato vita a raffinati esempi di architettura, dalle piccole cisterne scavate, ai circuiti d’acqua e ai grandi palombari, si ragionerà sull’uso accorto della risorsa acqua nell’agricoltura, nella pastorizia e negli antichi rioni dei Sassi. A Cesenatico sarà protagonista il Porto Canale progettato da Leonardo Da Vinci su richiesta di Cesare Borgia: una modifica dell’imboccatura del porto che impedisce la via alle violente mareggiate. Di ponti si parlerà invece a Rimini, portando all’attenzione del pubblico l’area del Ponte di Tiberio, l?imponente ponte che fu edificato per decreto dell’Imperatore Augusto e portato a compimento da Tiberio. In Puglia si “viaggerà” invece tra i ninfei della Lecce sotterranea, ipogei risalenti a epoche diverse, caratterizzati dalla presenza di acqua sorgiva raccolta in vasche o fontane variamente decorate e nascosti nel verde di cave e giardini. In Lombardia, si passerà dai Navigli di Leonardo all’acquedotto di Milano. Un viaggio attraverso la geologia delle Dolomiti toccherà Bolzano e le sue fontane. Ecco il Decalogo di Salvalarte Prima di visitare un bene culturale, è importante richiedere e ricevere informazioni sulla storia del sito, sul suo contesto territoriale e antropologico e su tutte le emergenze note e meno note. Quando si sceglie un accompagnatore preferire operatori e guide locali, considerandone i vari livelli di approccio. I visitatori hanno diritto di conoscere preventivamente, attraverso appositi comunicati e avvisi, l?eventuale chiusura di sale e se una o più opere d?arte siano in prestito o in restauro; analogamente, il prezzo di ingresso e gli orari di apertura e chiusura devono essere affissi in modo chiaro e visibile. Se è prevista la consegna di zaini, borse, sacche, vanno evitate inutili opposizioni: tali regole rientrano a pieno titolo nelle azioni di tutela dei beni. Graffiti e scritte su opere e su muri costituiscono danni gravi al patrimonio culturale e rappresentano gesti incivili e idioti. Non usare mai il flash per fotografare opere d?arte. Prima di fotografare o di filmare, chiedere sempre l?autorizzazione al personale di vigilanza. Qualsiasi problema riscontrato va segnalato alle autorità competenti (direttore del Museo, conservatore, sindaco…). Ogni segnalazione è un contributo alla salvaguardia ed alla corretta fruizione dei beni culturali. Tutte le volte che si visita un sito culturale bisogna tenere a mente che questo stesso diritto alla fruizione appartiene ai “compagni” di visita e, soprattutto, alle future generazioni. Evitare, dunque, qualsiasi azione “molesta” (schiamazzi, movimenti inadatti, vociare eccessivo) o inidonea al luogo. La gastronomia di un luogo è parte integrante della sua storia. Scegliere sempre prodotti locali e piatti tipici. Non consumare i pasti nei luoghi d?arte (musei, chiese, complessi monumentali?). Non gettare mai a terra cartacce, cicche di sigaretta o gomme da masticare: molte delle macchie nere che si possono osservare su marmi e pietre sono i segni indelebili di tale incivile abitudine. Per raggiungere i siti culturali preferire i percorsi pedonali o i mezzi pubblici: il traffico automobilistico è una delle fonti principale di degrado dei beni culturali. Dopo la visita diventare “Ambasciatori del luogo”: riferire a parenti, amici, conoscenti sulle opere e le architetture visitate, nonché sulla cultura, le abitudini, gli aspetti naturali, storici, antropologici, enogastronomici della realtà in cui è inserito il sito. Info: Legambiente


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