Contro il divario tecnologico

vnp contro il divario tecnologico Internet non è nata per scopi militari. Da questo fatto dovrebbe partire ogni considerazione sulla natura della rete e del suo utilizzo che voglia ristabilire un po? di verità sulla sua storia e aiutare a comprendere i motivi che hanno spinto università, singoli individui, associazioni senza fini di lucro e tutto ciò che non è produzione e commercio a fare di Internet uno strumento essenziale per la propria attività. Ristabilire la verità sulle origini di Internet ci aiuta a comprendere i profondi legami che nel corso degli anni si sono stabiliti con il vasto mondo del non profit e le ragioni che devono spingere chi opera in questo settore a sfruttarne a fondo le potenzialità. Non si tratta solo di economizzare nelle comunicazioni o di renderle più veloci, ma di utilizzare questa risorsa strategica a vantaggio di tutti quelli che rischiano di venir esclusi dalle trasformazioni che le nuove tecnologie stanno apportando alla nostra società. È il Digital Divide, un problema centrale nello sviluppo della cosiddetta società dell?informazione, tanto importante da spingere il World Economic Forum a creare un gruppo di lavoro proprio sul Digital Divide formato dai rappresentanti delle aziende più importanti dell?Information Technology che al prossimo vertice di Okinawa consegnerà al primo ministro giapponese un elenco di raccomandazioni per lottare contro la disuguaglianza digitale. Un?iniziativa davvero lodevole che ha il solo difetto di non coinvolgere il mondo non profit, che nella lotta al Digital Divide dovrebbe invece avere un ruolo da protagonista.