Formazione

Fermate quell’attore

In scena non andra'

di Redazione

Egregio direttore, nel ringraziarla per il servizio sul mio testo teatrale ?Nostro Signore dei tossici?, vorrei chiederle di poter chiarire una volta di più e a evitare qualsiasi fraintendimento, che si tratta di una riscrittura dell?Antigone di Sofocle che rappresenta l?unico riferimento dell?opera. La vicenda di Muccioli non viene trattata, né è mia intenzione, come ho spesso ribadito anche nell?intervista che avete pubblicato, portare in scena la sua storia o quella di San Patrignano. Franco Branciaroli Risponde R. Bonacina: Caro Branciaroli, questa lettera dimostra che avete fatto di tutto per poter andare in scena con il testo che la vedeva come autore oltre che come attore e nel quale, indubbiamente, risuonava, seppur su corde artistiche e in interrogativi eterni, la vicenda di Vincenza Muccioli. Tutte le cautele che avete preso, il lavorio sul testo sino all?ultimo minuto, non sono servite giacché una lettera dell?avvocato di San Patrignano vi ha intimato di non andare in scena. Peccato, perché a me è parso che gli echi della vicenda Muccioli presenti nel testo ne rispettavano sia tutta la grandezza che tutte le contraddizioni. Ma, caro Branciaroli, in un Paese in cui il tema tossicodipendenze è ridotto (da molti e molti anni) a pretesto di dibattito ideologico e politico e quasi vietate sono le posizioni semplicemente incentrate sui bisogni, si figuri se lasciano che un attore soltanto sfiori il tema. Insista, ma sarà difficle.


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