Mondo

Pasqua senza pace in Medio Oriente

Niente è cambiato dopo la guerra, dice il patriarca latino di Gerusalemme Sabbah

di Gabriella Meroni

Duro monito del patriarca cattolico-latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah, sulla politica israeliana nei territori palestinesi. La Basilica della Nativita’ di Betlemme e’ stata liberata un anno fa – ha osservato il religioso nel messaggio pasquale che e’ stato diffuso dal Patriarcato anche via Internet – ma ”niente e’ cambiato per noi”. ”Le azioni militari, l’assedio imposto sulle citta’ e i villaggi palestinesi, riducendoli a grandi prigioni, dove la dignita’ umana e’ violata, dove le uccisioni vanno di pari passo con le demolizione e gli espropri delle case: tutte queste azioni non possono portare alla pace”. ”Al contrario – ha spiegato Sabbah, che e’ di origini palestinesi – tutto cio’ accresce ancora di piu’ la morte e la distruzione degli esseri umani e porta a piu’ guerre, a piu’ insicurezza, a piu’ uccisioni”. ”Eravate stati eletti – ha detto Sabbah rivolgendosi ai leader politici della Terra Santa – per portare pace e sicurezza… le vie seguite finora non hanno portato ne’ pace ne’ sicurezza, ne’ per il popolo israeliano ne’ per quello palestinese”. ”E cio’ che viviamo qui – ha aggiunto – si comincia vedere anche in Iraq”. ”La comunita’ internazionale – ha sottolineato il patriarca – ha bisogno di rinnovarsi per trovare le strade per mettere un limite all’uso del potere del piu’ forte e di preservare l’umanita’ dalla minaccia di nuove guerre mondiali”.


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