Welfare
Obiezione: tutte le novità della nuova legge di riforma
Dopo 18 anni di attesa, il Senato approva definitivamente la riforma. La più importante novità è il riconoscimento del diritto soggettivo
di Redazione
Lo chiamano ?diritto soggettivo? ed è la più grande novità della nuova legge di riforma del servizio civile. In pratica il giovane che non intende svolgere la leva militare, non è più sottoposto al giudizio di una commissione che deve verificare la sua obiezione, che diventa un diritto per qualsiasi cittadino. I giovani, dunque, che non vogliono fare il servizio militare per motivi legati a personali convinzioni, dovranno d?ora in poi semplicemente fare domanda ai distretti militari. Tale domanda potrà essere respinta dalle autorità solo in alcuni casi eccezionali: possesso di porto d?armi, condanna per reati legati all?uso di armi esplosivi o per delitti commessi mediante violenza. Gli obiettori avranno il diritto a svolgere il servizio nella regione di residenza o in un?altra regione se indicata esplicitamente nella domanda. Il servizio civile durerà quanto quello militare, anche se è previsto un periodo di addestramento aggiuntivo che non dovrà superare i 30 giorni. Il servizio civile, se richiesto dall?obiettore, potrà essere svolto anche in un altro Paese, in appoggio a missioni umanitarie internazionali. Il servizio potrà essere svolto sia in strutture pubbliche, sia in strutture private e, nella domanda, potranno essere indicati fino a un massimo di dieci strutture a cui l?obiettore vorrebbe essere assegnato. Per smistare le domande viene isituito l?Ufficio nazionale per il servizio civile presso la Presidenza del Consiglio. Gli obiettori che rifiutassero di prestare ilservizio civile sono punibili con la reclusione da sei mesi a due anni. Infine cessa la persecuzione contro gli obiettori totali, come i Testimoni di Geova, che verranno comunque messi in carcere, ma verranno congedati quando supereranno il periodo di durata del servizio militare.
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