Famiglia

Crippa: «Urge riforma»

La nuova politica vuole essere sorretta

di Redazione

«La nuova politica di cooperazione ha urgente bisogno di una grande volontà politica che la possa sorreggere. Da parte del governo come di tutto il Paese». Lo afferma Giuseppe Crippa – 52 anni, ex parlamentare Pci -Pds, fra gli artefici della vigente legge 49/87 sulla cooperazione allo sviluppo – che è ora nuovo presidente dell?Ong Movimondo-Molisv. Il 30 maggio scorso ha infatti raccolto l?eredità di Claudio Bernabucci e oggi guida una delle assslazioni di vontariato internazionale fra le più attive. «Alcuni continenti», continua Crippa, «come in particolare quello africano, attendono da anni, e con impazienza, che l?ltalia torni veramente a cooperare con loro». Per questo Movimondo-Molisv ha come obiettivo, prima delle ferie estive, di mobilitare il mondo della cooperazione non governativa italiana. Per dare maggiore coesione e visibilità a quell?Italia della solidarietà internazionale che invoca il rinnovamento. Volontari stanchi dei soliti sterili patteggiamenti parlamentari su una nuova cooperazione che ancora non c?è. «Le Ong devono insistere adesso nel chiedere la riforma», nota Crippa. «E le loro, forse, non resteranno voci isolate. Con alle spalle gli anni bui della cosiddetta ?malacooperazione?», conclude il neo presidente di Movimondo-Molisv, «persino il cosiddetto mondo ?degli interessi economici? sta ormai comprendendo che una reale e corretta politica di cooperazione può trainare positivamente la presenza italiana all?estero».


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