Economia

Alimentazione: la replica della cooperativa La Cascina

La Cooperativa: stampa scandalosa

di Redazione

A seguito di notizie stampa distorte vogliamo fare alcune precisazioni, anzitutto per i nostri tanti clienti e utenti (100 mila pasti al giorno) con i quali da anni lavoriamo con reciproca soddisfazione. Nessun genere alimentare avariato o scaduto o che potesse costituire minaccia o pericolo alla salute dei nostri consumatori è mai stato sequestrato presso gli impianti della Cascina pugliesi. Quotidianamente, da anni, siamo sottoposti a controlli riguardanti l´igiene degli alimenti forniti e il rispetto delle norme contrattuali da parte di organi ispettivi quali Nas, Asl, Amministrazioni appaltanti, commissioni mense formate da utenti e genitori. Nel solo anno 2002 tali controlli sono stati oltre 4000 in tutta Italia, senza che questi abbiano portato alla minima censura o sanzione da parte di alcuno. La Cascina ha sempre goduto della fiducia di centinaia di clienti. Da sempre ha vinto gare di appalto nel settore della ristorazione perché ha offerto un rapporto qualità – prezzo migliore di altri, garantendo risparmi alla pubblica amministrazione e un´alta qualità del servizio. Per questo motivo nel corso della sua attività ha ricevuto diversi attestati di stima incondizionata. Anche nella giornata di ieri sindaci e assessori di città per i quali gestiamo il servizio di ristorazione, da Roma a Bari, da Venezia a Potenza, da Trento a Barletta come anche da altri Comuni, hanno dichiarato che in tanti anni di verifiche sulla nostra attività, nulla è mai emerso che abbia messo in discussione la sicurezza degli utenti e la qualità del cibo. Su alcuni media è stata fatta una indebita identificazione tra alcuni nostri fornitori e La Cascina, identificazione indebita perché si tratta di aziende autonome e che nulla hanno a che vedere con noi. La Cascina si avvale di circa mille fornitori, società di altissima qualità, leader del settore alimentare e del Catering. Le aziende di cui all´inchiesta hanno rappresentato circa il 2% delle forniture. Delle due aziende citate nelle cronache si precisa che la Ocma da tempo non lavora con noi. Infatti è stato uno dei nostri fornitori per un breve periodo, dal primo marzo all´ottobre 2002. Partipilo ha invece lavorato con noi dal 1 gennaio 2001, fornendo per un primo periodo circa lo 0.7% del totale dei prodotti acquistati dalla Cascina e, dal luglio scorso, solo lo 0.2% del totale. In ogni caso nei contratti non c´è alcuna clausola di esclusiva tra queste e La Cascina. Infine in relazione alle notizie apparse sulla gestione della bouvette del Senato si precisa che non è l´unico luogo prestigioso di cui negli anni abbiamo acquisito la gestione. Per fare solo alcuni esempi: il punto di ristoro di Palazzo Pitti, il prestigioso Bar Pedrocchi di Padova, ma anche le Scuderie Papali, di pertinenza del Quirinale e la Reggia di Caserta. Non solo abbiamo gestito e gestiamo punti di ristoro così prestigiosi, ma ci pregiamo di lavorare anche in altri ambiti autorevoli, come le mense dei Carabinieri e della Finanza. La nostra azienda, nata nel 1978, crescendo, è riuscita a dare lavoro a migliaia di persone, giovani e meno giovani, provenienti soprattutto dai quartieri poveri. Ormai abbiamo 6.000 lavoratori, di cui circa il 65% sono soci che, nella crescita della Cooperativa, vedono premiato il loro lavoro. Persone che ogni giorno fanno il loro mestiere con cura e coscienza, soprattutto avendo a che fare con cibi destinati a malati e bambini. Questi giovani e il loro lavoro meritano il nostro rispetto e la nostra riconoscenza. Confidiamo che ciò sia riconosciuto. Aspettiamo con rispetto e fiducia l´esito degli accertamenti giudiziari.


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