Mondo

Iraq: a Baghdad regna il caos

Sparatorie nelle strade, continuano i saccheggi

di Gabriella Meroni

Il caos totale impera oggi a Baghdad, dove gli autori dei saccheggi sono armati e sparano contro la popolazione, mentre i commercianti, per difendere i loro negozi, imbracciano anch’essi le armi o impugnano spranghe. Un testimone della Reuters, Khaled Yacob Oweis, ha detto di aver visto un uomo armato di Kalashnikov sparare al conducente di un pick up per impadronirsi del veicolo. Ha visto anche un gruppo di uomini armati dirigersi verso un ospedale per l’infanzia per saccheggiarlo. ”Ci sono un sacco di armi nelle strade”, ha detto un altro corrispondente della Reuters, Hassam Hafidh. Le forze americane non hanno ritenuto opportuno fermare i saccheggi, che erano già cominciati mercoledì scorso. Il Centcom ha addirittura detto ieri che ”non costituivano un problema”. Soltanto alcuni negozi, come caffè e fornai, sono restati aperti oggi, prima giornata di preghiera dall’arrivo delle forze della coalizione. Nel frattempo centinaia di civili stanno assediando il quartier generale dei servizi segreti – uno dei posti più famigerati – nel distretto di Khadhimiya, nel nord-ovest di Baghdad. Molti cercano familiari e parenti detenuti nella prigione sotterranea e hanno chiesto aiuto agli americani. ”Ho paura che muoiano lì sotto, gli americani devono aiutarci”, ha detto un uomo, Mohammed Saleh. A Saddam city, grosso sobborgo a nord-est della città, abitato da sciiti, alcuni hanno sparato sui feddayn di Saddam. Solo nelle aree dove i reparti americani sono in forze la situazione è calma.


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