Risorse
L’intelligenza artificiale per le imprese sociali, un bando da 2,2 milioni
Sostenuto da Google.org e pubblicato dal Fondo Repubblica Digitale, "CrescerAI" vuole sostenere progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale open source per le Pmi
di Alessio Nisi
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/10/bando.jpeg)
Selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale open source, destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle realtà attive in settori e contesti svantaggiati.
È questo il principale obiettivo di “CrescerAI”, un bando sostenuto da Google.org e pubblicato oggi dal Fondo Repubblica Digitale – Impresa Sociale (QUI cos’è e che fa). Il bando si focalizza su progetti scalabili, capaci di generare cioè un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo delle Pmi e delle imprese sociali italiane, per permettere loro di stare al passo con i tempi e di affrontare la trasformazione digitale con gli strumenti e le competenze adeguate. «Sappiamo che molte imprese italiane sono interessate a questa trasformazione», precisa Melissa Ferretti Peretti, vp e country manager di Google Italia, «ma non sempre hanno gli strumenti o la preparazione per affrontarla al meglio. Come parte del nostro impegno per il Paese, vogliamo aiutare queste realtà non solo a conoscere il valore dell’intelligenza artificiale, ma anche a capire come applicarle al meglio nel proprio settore e continuare a crescere».
Risorse per 2,2 milioni di euro
Potranno partecipare al bando soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro (come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico) presentando le proposte con i progetti entro il 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy. Il bando mette a disposizione in totale 2,2 milioni di euro (QUI tutti i dettagli). Ci saranno anche due webinar di presentazione più dettagliata del bando, il 12 e il 18 ottobre.
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Quali proposte
Le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, sviluppo e crescita della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di conoscenze specifiche nel campo dell’ai. I progetti che saranno considerati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI.
La selezione
Oltre che dal Fondo per la Repubblica Digitale, i progetti finalisti verranno valutati anche da un panel di esperti: tra questi Vincenzo Ambriola (direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa), Raffaella Cagliano (direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Eleonora Faina (direttrice generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (direttore generale di AgID), Agostino Santoni (vice presidente per il Digitale di Confindustria).
Le aziende crescono con l’intelligenza artificiale
I numeri parlano chiaro. Secondo le stime del Parlamento Europeo, l’intelligenza artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% ed il 37% entro il 2035. Anitec-Assinform, associazione di settore delle imprese che operano in Italia nella produzione di software, sistemi, apparecchiature e tecnologie dell’informazione, evidenzia dal canto suo come in Italia nel 2022 il mercato dell’intelligenza artificiale abbia raggiunto un volume di oltre 400 milioni di euro (+21,7%) e stima che entro il 2025 si raggiungeranno i 700 milioni. Inoltre le statistiche Istat più recenti hanno messo in evidenza che la percentuale di Pmi che utilizza sistemi di ai è solo il 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese.
Al passo con la trasformazione digitale
«Dopo solo un anno di operatività», sottolinea Giovanni Fosti, presidente di Fondo Repubblica Digitale – Impresa Sociale, «l’impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale è supportata da un player mondiale nell’innovazione digitale come Google, con un grant che ha l’obiettivo di individuare soluzioni di AI a beneficio della crescita delle piccole e medie imprese. Questo vuol dire dare la possibilità a tutte le aziende di stare al passo e non rimanere indietro».
In apertura foto di Possessed Photography per Unsplash. Nel testo, foto per gentile concessione dell’ufficio stampa del Fondo per la Repubblica Digitale