Famiglia

Iraq: Unicef, adesso siano garantiti corridoi umanitari

Intanto 5 camion dell'Unicef carichi di barelle, medicine e altre attrezzature sanitarie sono arrivati oggi nel nord dell'Iraq, passando attraverso la Turchia

di Redazione

”E’ responsabilita’ di coloro che hanno l’effettivo controllo del territorio di garantire che sia mantenuto l’ordine e che vi sia un accesso sicuro per la distribuzione degli indispensabili aiuti umanitari”. Il Direttore Generale dell’Unicef Carol Bellamy ha osservato che negli ultimi giorni, con l’intensificarsi delle operazioni di trasporto di acqua potabile nel sud dell’Iraq, i conducenti dell’Unicef hanno riferito di vasti saccheggi a danno delle strutture scolastiche e degli edifici pubblici, nelle aree in cui sono passate le forze armate della coalizione. ”Quando l’Unicef parla di accesso sicuro -prosegue Bellamy-, intende l’assicurazione che gli aiuti umanitari giungano ai bambini e alle donne che piu’ ne hanno bisogno”. Il direttore generale parla di ”un residuo di caos e di paura” che ostacola Unicef nell’ ”entrare fisicamente dentro una citta’, raggiungere coloro che necessitano urgentemente di soccorso e distribuire gli aiuti in modo che vadano effettivamente a quelli piu’ colpiti e stremati dalla sete, dalla fame e dal pericolo”. Charles De Rooy, rappresentante Unicef in Iraq, ha aggiunto che all’inizio di questa settimana l’appello dell’Unicef ha ricevuto solo un quinto dei fondi necessari: ”Questo non e’ abbastanza. Siamo alle prese con un’emergenza: le nostre azioni, nelle prossime settimane, decideranno il futuro benessere fisico e mentale di una generazione di bambini iracheni”. Cinque camion dell’Unicef carichi di barelle, medicine e altre attrezzature sanitarie sono arrivati oggi nel nord dell’Iraq, passando attraverso la Turchia. In tutto, 70 veicoli dell’agenzia delle Nazioni Unite sono arrivati nel Paese, in prevalenza dal sud. Intanto, piu’ di un centinaio di carichi di provviste, per l’equivalente di quattro milioni di euro, sono fermi nel porto di Mersin, nel sud della Turchia, in attesa di essere distribuiti in Iraq. Per contribuire: c/c postale 745.000, c/c bancario n. 505010, Banca Etica, ABI 5018 CAB 12100, intestati a UNICEF-Italia, causale ”per i bambini iracheni”, o con carte di credito, telefonando al numero verde 800.745.000. Per ulteriori informazioni: www.unicef.it.


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