Cultura
La filosofia di Andy Warhol
Queste confessioni di Andy Warhol sono ricavate dal suo libro "La filosofia di Andy Warhol", pubblicato in Italia da Bompiani (13 mila lire)
di Redazione
Mi guardo allo specchio
«Alcuni critici hanno detto che sono il nulla in persona e questo non ha aiutato per niente il mio senso dell?esistenza. Poi mi sono reso conto che la stessa esistenza non è nulla e mi sono sentito meglio. Ma sono ancora ossessionato dall?idea di guardarmi allo specchio e di non vedere nessuno, niente».
I miei compagni di stanza
«Avevo un numero incredibile di compagni di stanza. Adesso quando esco di sera a New York, mi capita quasi sempre di imbattermi in qualcuno che ha vissuto con me, il quale spiega invariabilmente alla persona con cui sono: ?Io vivevo con Andy?. Io impallidisco, voglio dire, divento ancora più pallido di quanto già non sia. Dopo che la scena si ripete qualche volta, il mio compagno non riesce a figurarsi come io abbia potuto vivere con così tante persone, specialmente per il fatto che oggi sono considerato un individuo solitario».
Quando i ricchi mangiano
«I ricchi non li sorprendi mai con la bocca aperta piena di cibo, che è quel che capita sempre a me. Mi tocca sempre parlare proprio nel momento
in cui mi sono messo in bocca un cucchiaio di purè. I ricchi, invece, sembra che stabiliscano i loro turni automaticamente; uno parla mentre l?altro mastica. Se per una qualche ragione, la conversazione richiede un intervento improvviso nel mezzo della masticazione, i ricchi sanno sempre come nascondere da qualche parte il boccone masticato – sotto la lingua?, dietro i denti?, a metà gola? – mentre dicono la loro».
Il tubo digerente
«Penso alla gente che non fa altro che mangiare
e andare in bagno, e mi chiedo perché non abbiano un tubo attaccato al didietro che ricicli quello che hanno mangiato direttamente in bocca, ridigerendolo, così che non debbano più preoccuparsi di mangiarlo. Non dovrebbero neanche preoccuparsi di vederlo. In fondo non sarebbe neanche sporco».
Se fossi il presidente
«In America ci si dovrebbe mischiare. Se fossi il presidente farei mischiare la gente ancora di più».
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