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Iraq: Bush/Blair, all’Onu “ruolo vitale”

Il vertice anglo-americano di Belfast sulla guerra in Iraq e il dopoguerra s'e' concluso. "Una volta terminata la guerra, il governo dell'Iraq andra' al piu' presto in mano agli iracheni"

di Redazione

Il vertice anglo-americano di Belfast sulla guerra in Iraq e il dopoguerra s’e’ concluso senza nessun proclama di vittoria, nonostante i due leader abbiano entrambi rilevato l’andamento positivo delle operazioni militari. Il presidente americano George W. Bush e il premier britannico Tony Blair si sono detti entrambi orgogliosi del comportamento delle loro truppe, associando nell’elogio le australiane, e certi dell’esito finale, il rovesciamento del regime di Saddam Hussein Una volta terminata la guerra, il governo dell’Iraq andra’ al piu’ presto in mano agli iracheni. Almeno questo e’ l’impegno preso dal presidente americano George W. Bush e dal premier britannico Tony Blair nella conferenza stampa seguita al loro incontro in Irlanda del Nord. “Il piu’ presto possibile si arrivera’ a un’autorita’ ‘ad interim’ composta da iracheni”, ha annunciato Bush. “Non resteremo un giorno in piu’ del necessario”, ha assicurato Blair, l’Iraq “non deve essere governato ne’ da noi ne’ dalle Nazioni Unite, ma dal popolo iracheno e per il popolo iracheno”. Il premier britannico e’ tornato poi a difendere le ragioni del conflitto: “E’ una guerra di liberazione e non di conquista”, ha detto, “abbiamo promesso di disarmare l’Iraq dalle armi di sterminio ed e’ cio’ che faremo”. Il Presidente Usa George Bush ed il premier britannico Tony Blair si sono impegnati a ”lavorare con le Nazioni Unite” nell’Iraq postbellico. Lo ha detto lo stesso Presidente Bush, nella conferenza stampa tenuta assieme a Blair, a conclusione del vertice bilaterale tenuto alle porte di Belfast, nell’Irlanda del Nord. Da parte sua, Blair ha sottolienato che ”ci sara’ certamente un ruolo per l’Onu, ma la chiave del problema e’ che l’Iraq dev’essere governato dal popolo iracheno”. I due leader si sono impegnati ad istituire quanto prima un’Autorita’ ad interim guidata da iracheni, per riportare l’ordine nel Paese, assicurare le forniture di cibo ed acqua, e preparare il passaggio ad un Iraq democratico. Il leader della Casa Bianca ha espresso il massimo ”rispetto per il popolo iracheno” e per le sue capacita’. ”Gli iracheni sono perfettamente in grado di governare il loro Paese – ha detto Bush – E lo faranno con successo”. A guidare gli alleati nel conflitto armato, ha sottolinato Blair, non e’ stata infatti l’ostilita’ nei confronti del popolo iracheno, ma solo il desiderio di eliminare le armi di distruzione di massa, di deporre Saddam Hussein e di liberare il popolo iracheno dalla dittatura. La guerra, ha detto il premier britannico, ”e’ sempre stata contro il regime di Saddam Hussein, non e’ mai stata contro il popolo iracheno” che, al contrario, ”sta per essere liberato. Il presidente americano George W. Bush non vede ragione di ripetere, all’Onu, i contrasti che avevano segnato le fasi precedenti al conflitto in Iraq. Bush lo ha detto in una conferenza stampa, dopo un vertice col premier britannico Tony Blair. I due hanno insistito sul ruolo ”vitale” che l’Onu, e Bush ha aggiunto ”le organizzazioni internazionali”, devono avere nel dopoguerra iracheno. L’Onu avra’ un ruolo vitale nel dopoguerra in Iraq ”in tutti gli aspetti”, non solo sul piano umanitario, ma anche della ricostruzione e nell’insediamento di un’autorita’ provvisoria irachena. Lo ha detto il presidente americano George W. Bush, chiarendo il concetto espresso nella dichiarazione comune con il premier britannico Tony Blair. Bush ha anche apprezzato i passi fatti da Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite. Ma e’ tornato piu’ volte cul concetto che ”la scelta di chi governera’ l’Iraq non spetta ne’ a noi ne’ all’Onu, spetta al popolo iracheno”.

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