Mondo

Dopoguerra in Iraq: CL e Acli puntano su De Mistura

È lui l'uomo adatto a gestire l'amministrazione Onu nel Paese. Parola di Alberto Piatti (CdO) e Luigi Bobba (Acli)

di Gabriella Meroni

”Un’amministrazione civile delle Nazioni Unite per l’Iraq guidata da Staffen De Mistura”. E’ questa la proposta per il dopoguerra a Baghdad lanciata da Alberto Piatti, vicepresidente della Compagnia delle Opere, espressione di Comunione e Liberazione, dai microfoni della Radio Vaticana, in un Forum dedicato al dopo Saddam. La proposta e’ stata raccolta da Luigi Bobba, presidente delle Acli, che si e’ dichiarato pronto a ”sostenerla e appoggiarla. Un’iniziativa -spiega- che potrebbe diventare comune a tutto il movimento laico cattolico italiano, per la transizione in Iraq”. Piatti sottolinea che ”De Mistura gode della stima di tutti, ha una grande conoscenza del Paese avendo per primo gestito il programma ‘Food for Oil’, in modo tale che il popolo iracheno possa ricostituire quelle modalita’ organizzative e determinare il proprio destino lontano da forme dittatoriali o di protettorato americano, che non ci sembrano assolutamente consone all’ equilibrio dell’area”. Dal suo canto, Bobba ricorda di ”aver sempre apprezzato De Mistura per le sue doti sul campo, per avere sempre saputo mostrare, nel ruolo di rappresentante dell’Onu, quelle capacita’ fondamentali di condividere e capire le condizioni del Paese, in cui si trova ad operare. Quando e’ stato in Italia, ha partecipato a parecchie iniziative del ‘Tavolo della Pace’. Insomma, sarebbe il meglio che si potrebbe fare”.


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