Salute

Il caso Nevirapina

100mila dosi distribuite per evitare il contagio del virus da mamma a bambino. un programma in 36 paesi

di Redazione

Il più efficace farmaco contro la trasmissione del virus Hiv da madre a figlio si chiama Nevirapina. L?azienda farmaceutica tedesca Boehringer Ingelheim la produce e la vende sul mercato mondiale con il nome commerciale di Viramune. Dal 2000 questo prodotto viene distribuito nel Sud del mondo a condizioni «davvero vantaggiose, in molti casi gratuitamente», come ricorda Marina Guffanti, responsabile relazioni pubbliche del ramo italiano della casa di Ingelheim. Con il suo aiuto passiamo in rassegna i tre progetti che rendono accessibile il farmaco ai malati dei Paesi più poveri del globo. «Il primo si chiama Mtct, Mather to Child Trasmission», spiega Marina Guffanti, «e permette la somministrazione gratuita (una dose costa al prezzo di mercato 3,2 dollari) alle mamme e ai neonati al momento della nascita. La madre sieropositiva assume il farmaco sotto forma di pastiglia mentre al neonato viene dato in soluzione liquida». Si impedisce, così, il passaggio della malattia dalla madre al bambino. «Il programma ha accesso illimitato e fino ad oggi sono state distribuite 100mila dosi», aggiunge la portavoce della azienda farmaceutica teutonica. I primi Paesi a sottoscrivere un accordo con la Boehringer sono stati, nell?ottobre 2000, il Congo Brazzaville e il Senegal. A tre anni di distanza i programmi attivi sono 63 in 36 Paesi, fra cui il Vietnam, il primo Stato asiatico che ha firmato l?accordo. Il secondo intervento della Boehringer in assistenza ai malati di Aids riguarda invece 50mila persone e 19 Paesi del Terzo mondo (ma non solo, visto che coinvolge anche la Romania), ai quali la Nevirapina è concessa a prezzi scontati «fino all?80%, come nel caso del Burkina Faso» . Questo programma è esteso a tutti i malati, non solo alle mamme e ai loro figli, e l?entità dello sconto viene stabilita tramite una contrattazione fra l?azienda e le istituzioni locali, «ma in entrambi i casi», interviene la Guffanti, «un ruolo importante viene svolto dalle ong presenti sul territorio». Sono loro infatti a segnalare i casi più urgenti in Germania e a fare da tramite fra i contraenti, come capitato per un progetto di assistenza in Zimbabwe gestito dal Cesvi. Il terzo programma coinvolge il Sudafrica e altri 13 Paesi dell?area. In questo caso il Viramune viene commercializzato da un?azienda locale, la Aspen, che ottiene il farmaco senza pagare il brevetto alla casa madre e lo può vendere al prezzo di un generico.


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