Famiglia

La società civile richiama i membri della Convenzione europea

Lettera aperta del Forum pemanente della società civiele europea ai membri della Convenzione

di Redazione

“Allarme rosso: la Convenzione europea rischia di deragliare!” è questo il titolo della lettera aperta che il Forum permanente della società civile europea rivolge ai membri della Convezione. ?Il 46esimo anniversario dei Trattati di Roma, il 25 marzo 1957, è passato in un ?silenzio assordante? per una guerra ingiustificata nella quale l?Europa si è rivelata incapace di parlare con una sola voce. Pertanto è oportuno in questa occasione ricordare la dichiarazione di Paul-Henri Spaak, fatta in occasione della firma dei Trattati di Roma: ?Gli uomini dell?Occidente non hanno mancato d?audacia e non hanno agito in ritardo. Hanno fatto una grande cosa e l?hanno fatta ripudiando ogni uso della forza, ogni costrizione, ogni minaccia?. Uomini e donne dalla Convenzione non è ancora troppo tardi ma è ormai tempo che voi diate prova oggi della stessa audacia nel proporre all?approvazione dei popoli e degli stati europi le parole di un nuovo Patto fondatore della loro Unione!”. Proseguendo si legge: “Per quanto concerne il metodo di lavoro: 1 ? decidere con la coscienza della propria responsabilità il che significa essere all?ascolto dei cittadini per tener conto delle loro esigenze e per rendere loro conto delle scelte effettuate; 2 ? decidere secondo il metodo democratico, il che significa permettere alla maggioranza di affermare la sua visione dell?Europa e alla minoranza di difendere e rendere visibile il suo punto di vista differente; 3 ? decidere con competenza, il che significa prendere il tempo necessario per identificare le riforme prioritarie e tradurle in un progetto di Costituzione capace di mobilitare il consenso dei popoli”. Per il Forum della società civile, “Occorre, infine, che il risultato del vostro lavoro costituisca il tema principale della campagna per le elezioni europee in programma dal 10 al 13 giugno 2004 e in questa occasione sia sottoposto a un referendum d?approvazione nell?insieme dei paesi membri dell?Unione. In questa prospettiva, occorre avere l?audacia di rimettere in discussione il calendario fissato a Laeken e confermato a Copenhagen. Nel prolungare il mandato della Convenzione fino all?inizio del 2004, il Consiglio europeo di Atene lascerà alle istituzioni europee il tempo di dare la propria opinione alla Conferenza intergovernativa. La quale dovrà essere breve e decisiva”. Scendendo nei particolare dei contenuti che i membri della Convenzione devono sottolineare, il Furum della società civile europea invita a pronunciarsi in modo chiaro su tre punti: “1 – la natura della futura Europa: una comunità politica nuova, avente carattere federale, fondata sulla duplice legittimità dei popoli e degli Stati europei, che disponga di un potere legislativo affidato congiuntamente ai popoli rappresentati dal Parlamento e agli stati rappresentati dal consiglio e di un potere esecutivo affidato alla Commissione, responsabile davanti al parlamento e al Consiglio; 2 ? la definizione delle politiche di cui l?Unione sarà responsabile: nel definire per ciascuna di queste politiche gli obiettivi specifici e il metodo per raggiungerli; 3 ? l?adesione all?Unione: l?allargamento dell?Unione ai paesi dell?Europa centrale e orientale non ha nulla in comune con le tappe precedenti di integrazione comunitaria. Il patto fondatore dell?Europa unita ? la nuova Costituzione ? è destinato a rimpiazzare e abogare i trattati attuali. Esso dovrà essere proposto democraticamente all?approvazione di tutti gli Stati membri e delle loro popolazioni, in maniera da permettere a chi lo vorrà di metterlo in opera e a chi non lo vorrà accettare di discutere delle loro relazione tra di loro e con i membri dell?Europa Unita. Info: www.forum-civil-society.org


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