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Irap agli enti di Terzo settore: «Ci serve più tempo», dice il viceministro Leo
Irap, Iva e approvazione europea del nuovo assetto fiscale del Terzo settore: tre temi caldi su cui il viceministro Maurizio Leo è intervenuto ieri nel corso della Giornata dell'Associazionismo organizzata dal Forum del Terzo settore
Irap e Iva, due temi caldissimi per il Terzo settore su cui ieri è intervenuto il viceministro dell’economia Maurizio Leo, nel corso della prima Giornata dell’Associazionismo organizzata dal Forum del Terzo settore.
Il presidente della Consulta delle Associazioni di promozione sociale-Aps, Giancarlo Moretti, lo ha introdotto sottolineando il fatto che «noi come Terzo settore non abbiamo mai avuto un rapporto particolarmente continuo o attivo con il ministro della Finanza, con lei invece per la prima volta abbiamo avuto un interlocutore».
Tre, per “titoli”, i temi su cui sono state sollecitate delle risposte: l’Irap («sappiamo che sta nella delega fiscale ma anche che dobbiamo aspettare l’Europa perché si inizi a vedere qualcosa», ha detto Moretti), l’Iva e il fatto che se l’approvazione da parte dell’Unione europea della parte fiscale della riforma del Terzo settore arrivasse verso novembre o dicembre, sarebbe per il Terzo settore un grande problema, dato che ci sarebbe pochissimo tempo per prepararsi ad una entrata in vigore che scatterebbe – secondo il decreto 117 – l’anno dopo l’approvazione.
Il viceministro Leo ha ricordato l’esistenza di un tavolo specifico con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dedicato alla fiscalità e al Terzo settore, che mette al centro proprio la questione della notifica delle disposizioni fiscali alla Commissione Europea.
Sempre rispetto alle tematiche legate all’attuazione della riforma, Alessandro Lombardi – direttore generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – in mattinata aveva già annunciato che nell’ultima riunione del Consiglio nazionale del Terzo settore è stata approvata la possibilità di utilizzare lo strumento della delega all’interno del Runts.
Qui il video integrale della Giornata, l’intervento del viceministro Leo è dall’ora 05 minuto 08.
Irap agli enti di Terzo settore: «Ci serve più tempo»
«Come sapete è stata approvata ieri la nota di aggiornamento al documento di economia e finanze. Sicuramente siamo in una situazione economica non delle più favorevoli perché avremo una crescita nel 2024, così come declinata nella Nadef, che si attesterà al 1%, mentre il deficit rispetto alle previsioni del Def si incrementerà e andremo a finire al 4,3%. Quindi è uno scenario da tenere sotto controllo, anche perché il nostro debito pubblico avrà una riduzione solo di un decimale, quindi ci attesteremo al 140,1%», ha esordito il viceministro Leo.
«Detto questo, con riferimento alle tematiche che lei mi pone e che ho preso molto a cuore – tra l’altro ricordo che abbiamo istituito dei tavoli tecnici in collaborazione con la collega Bellucci e abbiamo attenzionato in particolare queste tre tematiche che lei ricordava – incominciamo subito ad affrontare il tema dell’Irap. La legge delega come sapete prevede un graduale superamento dell’Irap per andare incontro a quei soggetti che hanno strutture associative: mi riferisco in particolare alle società personali che oggi pagano l’Irap, mentre invece le posizioni individuali non la pagano. Per quanto riguarda invece il comparto degli enti non commerciali, quindi gli enti di Terzo settore, teniamo presente che qui il meccanismo impositivo si basa sul sistema retributivo, ecco perché è necessario – proprio per evitare degli ulteriori aggravi a questo comparto – vedere come calibrare meglio, come applicare dei meccanismi di riduzione tenendo conto del fatto che il sistema retributivo per voi è assolutamente rilevante e crea problemi non indifferenti. Ovviamente questo tema dovrà essere affrontato in un contesto di risorse adeguate, per questo sul discorso dell’Irap si sta ragionando ma dovremmo avere uno spazio temporale più ampio per vedere come fare l’intervento».
Questo tema dovrà essere affrontato in un contesto di risorse adeguate, per questo sul discorso dell’Irap si sta ragionando ma dovremmo avere uno spazio temporale più ampio per vedere come fare l’intervento
Maurizio Leo, viceministro dell’Economia
Iva: «stiamo valutando meccanismi di semplificazione»
«La vicenda Iva, come sapete, non è una iniziativa dell’amministrazione finanziaria o del governo italiano, ma è qualcosa che ci viene chiesto dall’Europa. È chiaro che passando da un regime di esclusione a un regime di esenzione ci sono degli effetti pregiudizievoli per il vostro comparto, perché l’esenzione comporta tutta una serie di regole e di adempimenti. Con la Commissione si sta studiando l’ipotesi di verificare se al di sotto di certe soglie si può uscire dall’ambito applicativo e in ogni caso valutare dei meccanismi di semplificazione degli adempimenti».
Unione europea e pacchetto fiscale
«Per quanto riguarda i rapporti con l’Europa per tutte le altre tematiche che lei ricordava, noi stiamo spingendo il più possibile – non parlo solo del ministero dell’Economia e delle Finanze ma anche di quel ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – abbiamo una interlocuzione molto molto frequente con l’Unione Europea, proprio per cercare di ottenere questi questi riscontri nel tempo più veloce possibile, in modo tale da poter dare dei chiarimenti in ordine proprio a quei meccanismi che ben conoscete».
Anche nella delega fiscale – ha sottolineato infine il viceministro Leo – «come sapete ci ho tenuto a inserire delle norme più favorevoli per gli enti del Terzo settore, anch’essa quindi pone particolare attenzione al vostro comparto. State certi che non trascureremo un settore nevralgico, perché rappresentate il 5% del Pil nazionale e non possiamo non tener conto di un segmento fondamentale della nostra economia».
Le conclusioni di Vanessa Pallucchi
«Chiediamo di essere messi nelle condizioni giuste per continuare a operare a favore delle comunità e di riuscire a cogliere gli aspetti più positivi introdotti dalla riforma del Terzo settore, nella direzione di una maggiore trasparenza e inclusione», ha dichiarato al termine della giornata la portavoce del Forum del Terzo settore, Vanessa Pallucchi. «Il nostro Paese vive una profonda crisi sociale e partecipativa, troppo spesso piegato sul sentimento di paura. Cresce il disagio giovanile, l’impoverimento culturale, l’isolamento delle persone. Il ruolo del Terzo settore, allora, è ancora più cruciale per costruire coesione e fiducia nel futuro, creare spazi di democrazia, per realizzare un’economia sana, producendo anche occupazione. Ma molte di queste realtà, soprattutto le più piccole, da tempo portano avanti le loro attività in sofferenza, spesso a causa della mancanza di politiche di sostegno adeguate, di oneri amministrativi e fiscali eccessivi. La prossima manovra è l’occasione per dare un segnale importante, in particolare riportando il Terzo settore in regime di esclusione Iva ed eliminando l’Irap: una tassa che finisce per gravare più sul non profit che su aziende profit».
L’intervento della viceministra Bellucci
«Agli amici del Forum del Terzo settore, proprio nella Giornata dedicata all’Associazionismo di promozione sociale, dico di confrontarci sulle luci e ombre nel cammino quotidiano di chi opera in favore della comunità, con tutti i risvolti anche tecnici e burocratici. Assicuro il mio personale massimo ascolto e massimo impegno, a nome del Governo, per semplificare e sostenere la vita degli enti del Terzo settore in prima linea sul territorio, spesso dalla parte dei più fragili»: così la viceministra Maria Teresa Bellucci – che viene proprio dal mondo dell’associazionismo – è intervenuta nel panel pomeridiano della Giornata.
Assicuro il mio personale massimo impegno, a nome del Governo, per semplificare e sostenere la vita degli enti del Terzo settore, in prima linea sul territorio
Maria Teresa Bellucci, viceministra al Lavoro e Politiche sociali
«In questi mesi ci siamo impegnati a favorire la pari dignità tra istituzioni e privato sociale, attivando gli strumenti esistenti e introducendone di nuovi: in 12 mesi abbiamo convocato il Consiglio nazionale del terzo settore sei volte, come mai successo in precedenza. Abbiamo introdotto l’amministrazione condivisa nel nuovo Codice degli appalti; istituito il tavolo di lavoro su Semplificazione e fiscalità e quello su Terzo settore e sport; pubblicato il bando per sostenere gli Ets con più fondi ex art 72 CTS e dando più valore alla qualità dei progetti. Il Forum Terzo Settore è stato inserito nel Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, istituito nell’ambito dell’attuazione del Pnrr; nel sussidio Supporto per la formazione e il lavoro-Sfl è stato inserito il Terzo settore per svolgere i lavori di pubblica utilità e nell’assegno di inclusione-Adi è stato riconosciuto agli Ets il ruolo che svolgono nella presa in carico insieme agli enti locali».
Foto Forum del Terzo settore
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