Cultura

Iraq: per Unicef 200mila bambini in pericolo

Sarebbero circa 200 mila i bambini che a causa delle scarse condizioni igieniche e soprattutto a causa della scarsa qualita' dell'acqua in Iraq rischierebbero la vita.

di Redazione

Sarebbero circa 200 mila i bambini che a causa delle scarse condizioni igieniche e soprattutto a causa della scarsa qualita’ dell’acqua in Iraq rischierebbero la vita. ”Una cifra allarmante e che si e’ duplicata nel tempo di una sola settimana”. Ad affermarlo e’ il rappresentante per l’Unicef in Iraq Carel De Rooy che al termine della sua visita in Italia, nel corso della quale ha incontrato i rappresentanti del ministero degli Esteri ed alcuni parlamentari, ha delineato la situazione attuale e fatto un bilancio nel pomeriggio incontrando i giornalisti nella sede dell’organizzazione, in via Vittorio Emanuele Orlando. ”Il problema principale e causa di mortalita’ e’ l’acqua -prosegue De Rooy- e le malattie intestinali che in tutto il Paese e in special modo a sud dove si stanno diffondendo, sono da addebitare alla acqua inquinata. La situazione a Bassora e’ drammatica -ha concluso De Rooy- noi abbiamo aiuti fermi in Kuwait e soprattutto non abbiamo la dimensione necessaria di aiuti che il territorio richiede”. Due camion dell’Unicef carichi di aiuti umanitari per il valore di 80 mila dollari hanno varcato ieri il confine turco per giungere nel Nord Iraq. Il convoglio rappresenta il primo carico di aiuti che entra in Iraq settentrionale da circa due settimane. I camion trasportano 16 tonnellate di prodotti medicinali per il trattamento dell’anemia, 6 tonnellate di cloro per la potabilizzazione dell’acqua e materiali scolastici per l’istruzione in condizioni di emergenza. Le scorte d’acqua sono state distribuite agli ospedali pediatrici ed ai centri sanitari locali, assicurandosi che andassero a beneficio dei bambini piu’ bisognosi. Altri aiuti sono stati inviati con autocisterne e camion noleggiati dall’Unicef nella zona di Bassora dove la temperatura ha ormai raggiunto i 37 gradi. Finora l’Unicef ha distribuito circa 14 milioni di dollari in aiuti umanitari diretti a 4 gruppi principalmente a rischio data la crisi attuale: i bambini al di sotto dei 5 anni, le donne in gravidanza, i bambini che vivono in istituto e le popolazioni sfollate a causa della guerra.


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