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Spuntate le forbici di Tremonti. No ai tagli al sociale

Vinta la battaglia delle regioni. Soddisfatto l’assessore veneto De Poli. Arriva il comitato di controllo della spesa.

di Antonietta Nembri

Soddisfatti. E non poteva essere diversamente. Gli assessori alle Politiche sociali delle Regioni italiane, e il loro coordinatore Antonio De Poli (Veneto), sono soddisfatti dall?esito dell?ultimo consiglio dei ministri di marzo che ha stabilito di non tagliare il Fondo nazionale per le politiche sociali. “È una vittoria che conclude la battaglia che come Regioni abbiamo condotto per far sì che si raggiungesse un accordo politico tra Tremonti, il ministero del Welfare e il ministro La Loggia (responsabile dei rapporti con Regioni) per il ripristino totale del Fondo: sicuramente un risultato importantissimo”, sottolinea De Poli, che non dimentica come “il 50 per cento del fondo era a rischio e con esso i diritti delle fasce più deboli”. Ma dopo aver vinto una battaglia per De Poli non è ancora tempo di abbassare la guardia: “Aspettiamo di vedere la proposta di decreto”.

Primo, stop ai tagli
Insomma, per il battagliero coordinatore degli assessori regionali alle Politiche sociali il mese e mezzo di lotta contro i tagli voluti dal ministro Tremonti con la Finanziaria 2003 ha portato i primi risultati. Una campagna che ha visto tutte le Regioni, gli enti locali e le stesse associazioni alzare gli scudi davanti all?ipotesi di un pesante decurtamento del fondo sociale e che aveva portato la Conferenza delle Regioni a sospendere il parere sul Libro Bianco del Welfare. “Non era possibile parlare del Libro Bianco, dare una valutazione di natura culturale o progettuale se per quanto vi era scritto non c?erano i fondi per l?attuazione. Rischiavano di diventare principi non concretizzabili”, continua De Poli, “e prima di entrare nella parte tecnico-politica occorreva sciogliere il nodo dei finanziamenti”.
Ma la critica delle Regioni si appunta anche su come a Roma si continui a ignorare il nuovo Titolo V della Costituzione. Nello stesso Libro Bianco del Welfare si toccano materie ora di competenza regionale senza il coinvolgimento delle stesse. L?obiettivo principale, la salvaguardia del fondo sociale, è stato raggiunto “ma ribadiremo in occasione della Conferenza Stato-Regioni anche la questione delle competenze”.

Arriva un Comitato
Da parte sua anche il sottosegretario al Welfare, Grazia Sestini ha dichiarato la sua soddisfazione sul fatto che “non vi sia stato il temuto taglio delle risorse. Le Regioni potranno agire ora con maggiore serenità. La decisione presa dimostra”, continua il sottosegretario, “quanto fossero sterili e pretestuose le polemiche avviate nelle scorse settimane da alcuni esponenti di governi regionali. Mi auguro che il confronto con le Regioni possa continuare in termini civili e con atteggiamenti meno pregiudiziali”.
Sempre sul fronte dei fondi sta per decollare un nuovo strumento: un Comitato di controllo della spesa sociale. Sarà fatto sulla falsariga di quello già esistente sulla previdenza. L?annuncio è atteso a breve.

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