Formazione

BCC: nasce “Radici”, il conto corrente per gli immigrati

All'ideazione ha contribuito il professor Stefano Zamagni

di Francesco Maggio

Facilitazioni per il trasferimento di denaro nei paesi di origine, mutui per l?acquisto della casa, finanziamenti convenzionati per avviare nuove realtà imprenditoriali: sono queste le principali opportunità offerte da ?Radici?, il nuovo conto corrente ?multiservizio? del Credito Cooperativo.
Ideato dalla Federazione Emilia Romagna delle Banche di Credito Cooperativo in collaborazione con la Facoltà di Economia dell?Università di Bologna e con il contributo del prof. Stefano Zamagni, questo prodotto ? assolutamente innovativo per concezione e struttura ? nasce con l?obiettivo di favorire l?integrazione dei lavoratori immigrati con regolare permesso di soggiorno, persone che spesso riscontrano grandi difficoltà nell?accesso al credito pur avendo lavoro regolare e residenza stabile.
In questa prima fase, ?Radici? è offerto da 12 su 24 Banche di Credito Cooperativo dell?Emilia Romagna, soprattutto in zone (costiera romagnola, parmense, ecc.) dove la presenza di lavoratori immigrati è particolarmente elevata. Entro l?anno sarà esteso al resto delle BCC interessate. Soprattutto, il progetto ?Radici? è reso possibile grazie al lavoro di oltre 250 ?addetti di sportello? delle BCC che hanno sostenuto uno specifico percorso di formazione a tutto campo sui temi dell?immigrazione. Una formazione che ha riguardato anche gli aspetti più elementari – ma non per questo meno importanti – dell?integrazione dei lavoratori immigrati, come le diverse tipologie di documenti da presentare alle autorità italiane per le principali pratiche amministrative o per lo stesso permesso di soggiorno che oggi è suddiviso in ben 34 tipologie.
?Radici?, che fa parte di un più ampio ?Progetto Immigrati? della stessa Federazione regionale delle BCC, è soprattutto un prodotto flessibile e personalizzato, in grado di interrompere quel ?circuito vizioso? rappresentato dalla impossibilità di accedere al credito senza la possibilità di offrire garanzie reali (e viceversa). Tutto ciò è una logica conseguenza dello stretto sistema di relazioni che solo una banca locale è in grado di assicurare, grazie al localismo che rappresenta. Questo appare ancora più significativo nel caso di concessione di mutui casa (anche in virtù dei ricongiungimenti familiari sempre più frequenti) che possono arrivare a coprire anche il 100% del prezzo di acquisto e soprattutto nel caso di aiuti all?avvio di una piccola attività commerciale o imprenditoriale, altrimenti insostenibile.
Ad oggi, sui circa 400 mila clienti delle Banche di Credito Cooperativo dell?Emilia Romagna alcune migliaia sono persone immigrate. Alcune di loro sono diventate, negli ultimi anni, soci di BCC. Anche questo un segno della possibile integrazione che passa attraverso l?accesso al credito, meccanismo che mediante la concessione della ?fiducia? rappresentata dal prestito, si conferma un elemento capace di sviluppare forme preziose di inclusione sociale su basi solidaristiche, in una società sempre più multiculturale.

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