Cultura

Nuove professionalità cercasi

Marcello Calabrò di Pioneer (Unicredito): «Mercato in movimento»

di Francesco Maggio

Che paradosso: la prima banca a uscire dal commercio delle armi è quella che si fa cogliere impreparata a vendere i propri prodotti etici. È accaduto con l?inchiesta pubblicata sullo scorso numero di E&F, in cui il consulente di turno alla sede di Unicredito di Milano, in piazza San Babila, non ha saputo esaudire le domande del giornalista-investitore che lo interrogava. Marcello Calabrò, segretario del Comitato etico e ambientale di Pioneer Investments, casa di investimento di Unicredit, non si nasconde dietro un dito: «Non è facile proporre prodotti di investimento socialmente responsabili. Si tratta di un mercato giovane, che richiede una specifica formazione anche da parte degli operatori addetti al collocamento».
Poi Calabrò sottolinea un?altra questione delicata: «La declinazione concreta dei principi etici in finanza è complessa e c?è il rischio di disattendere le aspettative dei risparmiatori. Per questo i lavori del nostro Comitato etico si sono concentrati per tutto il 2002 nel perfezionare una metodologia di investimento innovativa. Abbiamo quindi preferito aspettare a sensibilizzare i nostri collocatori, senza cavalcare le mode. Questo aiuta a spiegare il risultato della vostra inchiesta». Che cosa è cambiato? «Abbiamo deciso di affrontare ogni argomento senza preconcetti. Per esempio crediamo che alla luce dell?effetto serra, sia etico riaprire un dibattito sulla produzione dell?energia elettrica a tutto campo, senza escludere a priori nessuna fonte, compreso il nucleare. Noi vogliamo analizzare tutti i settori».

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