Mondo

Adozioni: i costi sul sito della Commissione

L'autorità presieduta da Melita Cavallo ha ottenuto il via libera dal ministro Prestigiacomo per la pubblicazione delle tabelle. Sul sito www.commissioneadozioni.it

di Benedetta Verrini

Il via libera, a lungo solo annunciato, da parte del ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo ai tagli dei costi delle adozioni internazionali è finalmente arrivato. Da ieri sera il sito della Commissione Adozioni internazionali ha pubblicato le tabelle costi, suddivise per costi interni e costi-Paese. Per consultarle basta andare sul sito www.commissioneadozioni.it nella sezione “i costi dell’adozione”. “La Commissione per le Adozioni Internazionali, in collaborazione con gli enti autorizzati ha proceduto ad un approfondito studio dei costi finora applicati ed in futuro applicabili, per i servizi resi alle coppie in Italia e all’estero” spiega la nota introduttiva. Si è pervenuti all’individuazione di parametri in base ai quali è possibile stabilire il minimo ed il massimo dei costi praticabili perché le adozioni si realizzino in completa adesione ai principi della Convenzione e alle disposizioni della legge di ratifica. Nell’individuazione dei parametri sono stati rilevati alcuni servizi di qualità che le coppie possono richiedere al momento della scelta dell’ente autorizzato. Per quanto attiene i costi all’estero, il Mod.E4 è la scheda semplifica ove sono indicati i servizi resi all’estero. Anche questa scheda deriva da un calcolo effettuato, secondo parametri individuati in base ad una serie di elementi oggettivi in possesso della Commissione. Le tabelle allegate “A,B,C,D”  riportano il limite massimo di costo per paese straniero, per ciascuna area geografica (Europa,Centro e Sud America, Africa ed Asia). Si potrà constatare che anche per l’estero sono stati individuati alcuni servizi “supplementari”, usufruibili in alcuni paesi ed offerti solo da alcuni enti, che determinano un maggior costo. E’ evidente che le suddette tabelle potranno subire variazioni nel corso dell’anno 2003, in considerazione della fase sperimentale del metodo adottato, della rendicontazione finanziaria che gli enti sono obbligati a presentare nel mese di maggio e, per quanto attiene i servizi all’estero, dall’applicazione dei nuovi accordi bilaterali (es. Bolivia, Vietnam, Ucraina) e dall’intensificarsi della collaborazione con le Autorità dei singoli Paesi”.


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