Famiglia

Pensare positivo a ogni latitudine

Il sostegno a donne e bambini in stato di disagio è uno degli obiettivi principali dell’associazione

di Antonietta Nembri

Alla fine del 1987 ispirandosi al progetto educativo salesiano è nato il Vides: Volontariato Internazionale Donne – Educazione Sviluppo. A promuovere l?iniziativa in prima fila le suore dell?istituto delle figlie di Maria Ausiliatrice (Salesiane di Don Bosco) che attraverso lo strumento di un?associazione ben presto radicata in diverse realtà regionali italiane e all?estero hanno dato una ?forma? al volontariato giovanile e hanno puntato alla realizzazione di azioni di promozione della figura della donna nei Paesi in via di sviluppo. Nata in Italia, l?esperienza di Vides si è ampliata fino ad abbracciare un po? tutti i paesi, nel 1988 è stato lanciato un invito a costituire un?associazione europea e i primi Paesi a rispondere sono stati la Francia, il Portogallo e l?Inghilterra. Nel ?91 viene il riconoscimento dalla legge belga come ?associazione internazionale?, pian piano il Vides si radica e nel 1992 dall?Europa sbarca in Asia e in America (Stati Uniti e Brasile) con la stessa sigla e gli stessi obiettivi. Diversi i campi di intervento dai progetti di promozione e di sviluppo per le donne, i bambini e i giovani che vivono situazioni di disagio sia in Europa sia nei Paesi in via di sviluppo alla proposta di volontariato rivolto ai giovani, nel 1996 si aggiungono alle diverse proposte anche il servizio volontario europeo e l?anno di volontariato sociale . ?Giovani per i giovani? è la formula molto semplice che racchiude l?azione di circa seicento volontari italiani impegnati per la stragrande maggioranza in Italia e all?estero in azioni di solidarietà che si occupano dalle grandi periferie urbane alle periferie di tutto il mondo. Le proposte riguardano il volontariato sociale, da svolgere nel proprio territorio, quello internazionale e il servizio volontario europeo. Attraverso il volontariato, per i responsabili del Vides, un giovane può giungere all?autocoscienza delle proprie possibilità, un?esperienza che è comunque accompagnata ed educata in modo da imparare ?facendo?. Un luogo privilegiato di formazione sono i campi che sono rivolti a giovani dai 17 ai 35 anni e vengono fatti nei mesi estivi. Nei campi si riceve una formazione al volontariato facendo esperienza diretta sul territorio, i giovani vengono educati a diventare educatori di strada ed educatori interculturali. Le sedi dei campi, infatti, possono essere sia all?estero sia nei quartieri emarginati delle grandi città o dei paesi. In questo modo i volontari possono fare esperienza delle proprie capacità prima di impegnarsi in un servizio di volontariato sia nel proprio paese sia in uno in via di sviluppo. Una ricaduta positiva dei campi è anche il coinvolgimento degli stessi giovani che vivono nel territorio non sono rari, infatti i casi nei quali nelle zone dove si realizzano i campi di formazione nasca una delegazione del Vides. Per il volontariato internazionale, l?impegno richiesto può variare da un mese a due anni di permanenza, i volontari si appoggiano alle strutture salesiane presenti nel luogo e prima della partenza ogni volontario segue un itinerario di preparazione. Attualmente sono in corso progetti in Messico, Ecuador, Filippine, Cambogia, Brasile, Mozambico e Madagascar. Un aspetto importante è anche il servizio volontario europeo: in Spagna, Belgio e Portogallo si sono recate alcune volontarie italiane provenienti dal Veneto, dalla Lombardia e dall?Abruzzo, mentre volontarie spagnole, francesi, portoghesi e austriache sono state accolte a L?Aquila, a Carrara, a Roma, a Pontinia e a Vallecrosia, stanno per partire dei progetti a Carrara, a Torino Vallette e ad Aqui Terme. Dalle periferie al mondo e ritorno ?Dalle periferie urbane alla periferia del mondo: viaggio di andata e ritorno?.Ccon queste parole definiscono i primi dieci anni di impegno i volontari del Vides-Piemonte che, formati e affiancati dalle suore salesiane, lavorano nelle loro città e paesi. Si tratta di un?azione in dialogo con le istituzioni in progetti che hanno un chiaro fine educativo. Tutti mirano a rendere le persone in stato di disagio non meri destinatari di assistenza, ma protagonisti di un cambiamento. L?ottica con la quale ci si pone sul territorio non è quella di fermarsi ai problemi e alle statistiche, ma di partire dalle risorse che ogni ambiente possiede, dalle potenzialità che i giovani hanno in sé e che possono evolvere se qualcuno diventa loro compagno di viaggio. Vides propone anche l?adozione a distanza e un esempio di come i ponti di solidarietà varcano tutti i confini è venuto dal carcerd di San Michele di Alessandria. Qui un gruppo di persone che si è auto definita ?gente che ha sbagliato verso le istituzioni? ha chiesto dio continuare ad avere diritto di prendersi cura degli altri. «Questo diritto è stato loro concesso – dice suor Cristina Camìa – l?autorizzazione del Ministero di Grazia e Giustizia per impegnarsi nelle adozioni a distanza con il Vides è arrivata… qualche bambino in più potrà cominciare a sorridere. Mai come in questo caso abbiamo sperimentato la verità dell?affermazione: ?L?amore rende liberi!?». La scheda NOME  VOLONTARIATO INTERNAZIONEALE DONNE EDUCAZIONE SVILUPPO – VIDES INDIRIZZO  via S. Saba, 14 00153 – Roma TELEFONO  06/5750045 – 5743855 PRESIDENTE  Suor Maria Grazia Caputo SCOPO  Progetti di promozione e sviluppo per donne, giovani e bambini in disagio ANNO DI NASCITA  1987


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