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Iraq, parlano i soldati Usa feriti in battaglia

Charles Horgan: "Ho perso subito la sensibilita' delle gambe. Ho guardato in basso e, per fortuna, erano ancora li''

di Redazione

”Era come al cinema. Pensavo ‘Sto per morire’. Ho perso subito la sensibilita’ delle gambe. Ho guardato in basso e, per fortuna, erano ancora li”’. Questo il racconto del sergente Charles Horgan, della 101ma divisione aviotrasportata, ricoverato, insieme ad altri soldati americani, presso l’ospedale militare di Landstuhl, nella Germania meridionale. Horgan, e il sergente maggiore Jamie Villafane, anch’esso ferito e ricoverato a Landstuhl, hanno subito un agguato da parte di militari iracheni in abiti civili. Lo scontro e’ avvenuto nei pressi di un ponte a sud di Nasiriyah. Una ventina di civili iracheni si trovavano sopra il ponte. ”Mi sono insospettito perche’ sembravano molto nervosi” ha ricordato Horgan. Improvvisamente i civili si sono dispersi e gli americani sono finiti sotto il fuoco nemico. Il veicolo su cui si trovavano i militari americani e’ stato subito colpito da un razzo, che ha ferito Horgan e Villafane. ”E’ stato un lampo. Ho cercato di non farmi prendere dal panico e di agire razionalmente” ha dichiarato Horgan. Alla reazione americana, quattro iracheni si sono arresi immediatamente: ”Hanno gettato le armi, nonostante fossi ferito. Sembravano molto spaventati” ha raccontato Villafane. Sembra che i prigionieri indossassero le uniformi sotto gli abiti civili. Anche un terzo militare, il caporale dei Marines Joshua Menard, e’ stato attaccato da uomini in abiti civili nei pressi di Nasiriyah. ”Ci avevano detto che non avremmo dovuto aspettarci resistenza, che tutti si sarebbero arresi, ma quando siamo arrivati ci siamo trovati in una situazione del tutto diversa”, ha dichiarato il Marine. A Landstuhl, il piu’ grande centro medico dell’esercito americano al di fuori dagli Stati Uniti, sono attualmente ricoverati 24 militari feriti in Iraq, ma gia’ oggi dovrebbero arrivarne altri.


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