Non profit

185: il commento dei senatori Ds

"Hanno vinto i mercanti di armi". Così i senatori diessini Tana de Zulueta, Daria Bonfietti, Nuccio Iovene, Gianni Nieddu, Luigi Viviani

di Redazione

“E’ gravissimo che la maggioranza parlamentare voti un provvedimento che modifica la legge vigente sul commercio delle armi proprio mentre è in corso un conflitto. Le nuove disposizioni rispondono alle pressioni delle lobby di fabbricanti di armi e avranno il risultato di favorire il commercio di armi, attenuare le possibilità di controllo da parte del Parlamento, consentire triangolazioni commerciali anche con paesi che violano i diritti umani”. E’ quanto dichiarano i senatori diessini Tana de Zulueta, Daria Bonfietti, Nuccio Iovene, Gianni Nieddu, Luigi Viviani. “E’ a dir poco cinico che si approfitti della distrazione dell’opinione pubblica, completamente assorbita dalla tragedia della guerra, per imporre a tamburo battente l’approvazione di una legge che ammorbidisce i controlli e incoraggia il proliferare di conflitti”. “La maggioranza si è fatta scudo di un disegno di legge di ratifica di un trattato europeo per introdurre innovazioni normative che vanno ben al di là di quanto richiesto da quel trattato. In particolare, vengono eliminati tutti quei meccanismi hanno consentito all’Italia di essere all’avanguardia in Europa e che sono stati adottati proprio dopo lo scandalo che portò alla vendita di armamenti all’Iraq da parte di diversi paesi tra cui Usa e Italia”. “In particolare ? precisano i senatori – gli operatori non dovranno più esibire il certificato d’uso finale, che consente di individuare il destinatario finale delle armi, sarà possibile vendere armi anche a paesi in cui siano accertate violazioni dei diritti umani ( a patto che non siano “gravi”), verrà meno la relazione annuale al Parlamento che costituisce un importante strumento di trasparenza, si attenuano i controlli”. “A dispetto delle richieste dell’Onu, che in questo ambito invoca maggiore trasparenza e controlli più rigorosi anche per contrastare il terrorismo internazionale, il governo italiano va nella direzione opposta. Così viene fatta a pezzi una legge equilibrata e all’avanguardia. La legge e’ stata imposta con una incalzante votazione in aula: i diktat dei mercanti d’armi hanno prevalso”.

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