Famiglia

Mario Luzi accolto nell’Accademia della Crusca

Il maggior poeta italiano vivente, 89 anni, fa il suo ingresso nella secolare istituzione fiorentina. I suoi interventi sui new global e sulla pace

di Daniela Romanello

Mario Luzi, considerato il maggior poeta italiano vivente, fa il suo ingresso nell’Accademia della Crusca. Riprendendo l’antica consuetudine di accogliere nella secolare istituzione fiorentina (incaricata di conservare la purezza della lingua di Dante Alighieri) eminenti letterati, da Giacomo Leopardi a Riccardo Bacchelli, e’ stato nominato accademico ordinario Mario Luzi, 89 anni, ”per i suoi eccezionali meriti letterari”. Con la sua opera – e’ il giudizio della Crusca – Luzi ”oggi rappresenta e illustra la cultura italiana ed europea, e rinnova al tempo stesso la tradizione letteraria fiorentina”. In questi ultimi anni, tra l?altro, Mario Luzi è intervenuto più volte sui fenomeni sociali in atto e ha messo ?al servizio? della pace anche la sua opera poetica. In una recente intervista sul Corriere della Sera, al giornalista che gli chiedeva ?Ma il volontariato e il movimento no global non vanno interpretati come il segnale di una nuova utopia, di un nuovo impegno civile, magari confuso e multiforme ma fortemente creativo??, Mario Luzi rispondeva: ? C’é una crisi della prassi collettiva, per esempio delle manifestazioni religiose, delle processioni… Ma fenomeni come la partecipazione alla santificazione di Padre Pio segnalano una massa quasi bramosa di ricostituire una collettività: più che un fatto devozionale mi pare un segno psicologico. Il movimento no global é indubbiamente il sintomo di un nuovo senso critico diffuso, che percepisce la gravità di ciò che sta avvenendo a livello planetario. Si sta facendo strada una grammatica mentale che esclude a priori la guerra e che ha tutto il mio consenso. E’ un fatto positivo su cui si potrà contare?. Nell?ottobre 2001, pensando all?Afghanistan, il grande poeta ha scritto appositamente per la Giornata della pace proclamata a Firenze, un brano di cui riportiamo alcuni passi: ?A causa di passioni non dominate o di calcoli tenebrosi e sbagliati lo stato di pace e’ troppo spesso violato e lacerato. Ma nel fondo la pace e’ l’aspirazione naturale di tutte le creature coscienti. La pace nella concordia: che splendore di miraggio nella prospettiva sempre mutevole delle vicende umane! Se non che in tempi agitati e torbidi perfino la pace precaria di una pausa del combattimento ci sembra un tesoro. La pace della mente e del cuore: l’armonia interiore e’ il raggiungimento piu’ alto ed essenziale. Ad alcuni e’ dato toccarlo, ma tutti dovremmo perseguirlo. La pace, anche se offesa e aggredita di continuo e forse proprio per questo, e’ desiderio comune perche’ la pace e’ vita”.


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