Calabria
Contro la povertà educativa il bilancio positivo del Punto luce di Platì
In tre anni sono stati coinvolti quasi 400 minori tra i 6 e i 17 anni e 100 famiglie. Le attività portate avanti da Save the Children e Civitas Solis che ha previsto accompagnamento allo studio, laboratori artistici, musicali e creativi sono stati al centro di un incontro con le istituzioni del territorio calabrese
di Redazione
Con la ripresa delle scuole e i riflettori accesi sul disagio di giovani e adolescenti nelle periferie delle grandi città, al centro dell’attenzione torna a esserci la sfida rappresentata dal contrasto alla povertà educativa. In Italia del resto ci sono realtà come la Calabria che registra un 43,5% di minori è a rischio povertà ed esclusione sociale (un valore ben più alto rispetto alla media nazionale, pari al 30%).
Qui inoltre, solo 1 bambino su 22 usufruisce dei servizi per la prima infanzia (1 su 6 in Italia), 3 classi su 4 nella scuola primaria non hanno il tempo pieno (38,6% la media nazionale), e il 13% degli studenti della scuola secondaria non raggiungono il livello minimo di competenze al termine del percorso di diploma (8,7% in Italia).
La partnership con Civitas Solis
Ed è questa la sfida che ha voluto raccogliere, nei suoi primi tre anni di piena attività, il Punto Luce di Platì, il centro ad alta intensità educativa promosso da Save the Children e realizzato in partnership con l’Associazione Civitas Solis, che da anni opera per la promozione delle politiche giovanili sul territorio della Locride.
Nato nel 2020 e ospitato negli spazi di Palazzo Furore, messi a disposizione dal Comune di Platì, il Punto Luce – ricorda una nota – è parte integrante di un ampio programma nazionale di contrasto della povertà educativa lanciato da Save the Children con la campagna Illuminiamo il Futuro nel 2014. In Calabria, oltre a Platì, ci sono anche i Punti Luce di San Luca e Scalea, mentre in Italia sono in tutto 26 quelli attivi in 15 diverse regioni.
L’incontro a Platì
Nel corso di un evento che si è tenuto il 18 settembre a Platì e che ha visto la partecipazione di Raffaela Milano, direttrice Programmi Italia-Europa Save the Children, e Francesco Mollace, direttore Civitas Solis, e del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, del Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, dei sindaci dei comuni di Platì, Rosario Sergi, San Luca, Bruno Bartolo, Africo, Domenico Modaffari, e Careri, Giuseppe Pipicella, oltre che della Dirigente dell’I.C. Edmondo De Amicis di Platì, Daniela Perrone, si è tracciato un bilancio più che positivo dei primi tre anni di attività del centro, che hanno visto il coinvolgimento diretto di quasi 400 bambini, bambine e adolescenti e 100 famiglie del territorio, mentre i tre Punti Luce della Calabria, nel loro insieme, hanno coinvolto finora quasi 4.500 minori e famiglie.
Le attività offerte
Il Punto Luce di Platì ha offerto e offre ogni giorno attività di accompagnamento allo studio e invito alla lettura, laboratori artistici, musicali e creativi, ma anche di robotica e animazione 2D che hanno permesso l’avvicinamento alle materie Stem e lo sviluppo di competenze umane e digitali per la soluzione di problemi complessi.
Tra le attività anche la promozione di sani stili di vita e attività motorie e sportive, percorsi di cittadinanza attiva, educazione ambientale, e scoperta del proprio territorio. In base a condizioni e bisogni specifici, sono state anche attivate 40 doti individuali legate ad un obiettivo educativo stabilito in accordo con insegnanti e genitori.
Le realtà del territorio
Il Punto Luce opera in collaborazione con tante realtà presenti sul territorio, con la scuola e gli insegnanti, e, in particolare, con i genitori, promuovendo il loro interesse e coinvolgimento attivo verso le attività e un costante confronto educativo di supporto alla genitorialità.
Le risorse dei minori
«L’esperienza positiva dei Punti Luce in questo territorio, come altrove, mostra con chiarezza le straordinarie risorse che bambini, bambine, ragazzi e ragazze sanno mettere in campo se ascoltati, stimolati e sostenuti nei loro bisogni e nelle loro aspirazioni. Questo convinto e costante lavoro in rete con le istituzioni, le realtà del territorio, gli insegnanti e i genitori, punta far nascere e crescere una vera e propria comunità educante, con un approccio concreto e strategico di corresponsabilità rispetto ai percorsi di crescita di tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti. Esperienze come quelle dei Punti Luce di Platì e San Luca indicano una strada da percorrere per promuovere, in tutta Italia, servizi educativi di qualità, in una alleanza che veda il potenziamento dell’offerta scolastica – grazie agli investimenti sul tempo pieno, le mense, la riqualificazione di spazi per l’apprendimento e per lo sport – e la crescita di spazi educativi extrascolastici, per contrastare alla radice il rischio di dispersione e abbandono scolastico e investire sul presente e sul futuro delle nuove generazioni», ha dichiarato Raffaela Milano.
La comunità capacitante
«Abbiamo messo al primo posto i bisogni educativi delle bambine, dei bambini e degli adolescenti di Platì al fine di ridurre le inaccettabili disuguaglianze di partenza che scontano in un contesto fortemente deprivato di servizi» ha aggiunto Francesco Mollace, direttore dell’Associazione Civitas Solis. «Come abbiamo fatto in questi anni grazie alla partnership con Save the Children, continueremo a fare di tutto e di più per garantire loro maggiori opportunità di sana crescita, e per fornire loro le competenze che li rendano più capaci di affrontare l’avventura della vita in una realtà multiproblematica. Attraverso l’alleanza con la scuola e le istituzioni, puntiamo ad un coinvolgimento comunitario che riteniamo elemento chiave al fine di costruire una comunità di tipo “capacitante”, capace di garantire lo sviluppo dell’enorme potenziale dei ragazzi che vivono nella comunità al fine di renderli cittadini responsabili ed attori chiave della rinascita del territorio. In questi giorni festeggiamo il trentacinquennale della fondazione di Civitas Solis, tutta la nostra esperienza è messa al servizio della promozione di un polo educativo diffuso nel territorio della Locride».
Il grazie delle istituzioni
«Esempi come il Punto Luce di Platì indicano un percorso che le istituzioni devono sostenere e perseguire, per sviluppare tra i nostri giovani capacità e talenti da garantirgli un futuro pieno e dignitoso, anche in un territorio difficile come quello della Locride» ha dichiarato il presidente delal Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
«Voglio ringraziare Save the Children e Civitas Solis, i sindaci dei Comuni e i dirigenti scolastici coinvolti in questa importante iniziativa che offre ogni giorno attività di accompagnamento allo studio e» continua Occhiuto «che permette lo sviluppo di competenze umane e digitali, fondamentali per l’avvenire dei nostri ragazzi. In una Regione complessa come la Calabria le istituzioni hanno il dovere di arginare la dispersione e l’abbandono scolastico e investire concretamente sul presente e sul futuro delle nuove generazioni. Solo così possiamo immaginare un futuro migliore per i nostri territori. Scommettere sui nostri giovani significa investire sullo sviluppo della Calabria».
In apertura photo by Van Tay Media on Unsplash
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