Cultura

Scuola: Pezzotta, sciopero sta riuscendo bene

''Oggi c'e' uno sciopero che sta riuscendo molto bene in tutti gli ordini della scuola per la richiesta del rinnovo del contratto che e' scaduto da 24 mesi", commenta il segretario generale Cisl

di Paolo Manzo

”Oggi c’e’ uno sciopero che sta riuscendo molto bene in tutti gli ordini della scuola per la richiesta del rinnovo del contratto che e’ scaduto da 24 mesi. Infatti, questo e’ un paese stranissimo in cui per rinnovare i contratti ci vuole un tempo infinito”. E’ questo il commento del segretario generale della Cisl Savino Pezzotta sull’astensione dal lavoro degli operatori della scuola di oggi. A margine di un convegno sul futuro del sindacato, il leader della Cisl sottolinea che pero’ ”oltre alla questione del contratto, gli opertori della scuola sono in sciopero anche per chiedere una modifica di alcuni punti della riforma che il governo ha appena varato”. ”Da parte nostra -spiega il numero uno della Cisl- c’e’ la richiesta di modificare alcuni punti: il precocismo, il doppio binario, il ruolo e il rapporto tra l’autonomia scolastica e gli enti territoriali. Una serie di qustioni sulle quali noi chiediamo che la riforma presentata dal governo venga modificata”. Il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta ribadisce quindi con forza come ”la questione vera che noi poniamo e’ che non si puo’ fare una riforma di questa natura decidendola a colpi di maggioranza. Avevamo criticato Luigi Berlinguer che aveva fatto questa cosa -ricorda Pezzotta- allo stesso modo critichiamo il ministro Moratti, perche’ a colpi di maggioranza non si fanno riforme di questo genere”. ”La scuola e’ un bene di tutti -avverte Pezzotta- la scuola ha bisogno di ‘tempi’, pertanto non possiamo metterci nella condizione che ogni volta che cambia maggioranza cambia il sistema scolastico” Quindi, secondo il numero uno della Cisl ”pertanto, va riaperto il confronto con le parti sociali e con il sindacato in modo particolare, cosi’ che tutti quei bisogni che noi abbiamo recepito dal mondo della scuola e dal mondo del lavoro rientrino in questa riforma”.

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