Volontariato

Caro ministro Bindi, permette due domande?

Una lettrice ci parla dell'ingiustizia che ancora esiste a livello sanitario

di Redazione

È ormai certo, a partire dal 1999 entrerà in funzione il sanitometro, che regolerà il sistema delle esenzioni e dei ticket per tutti i cittadini italiani. Per il momento ne conosciamo solo le linee generali.
Tuttavia il sistema sanitario italiano ha consentito tali assurdità e ingiustizie negli anni passati che è lecito aspettarsene altre. Di quelle assurdità ed ingiustizie i malati di sclerodermia ne hanno fatto e ne fanno ancora esperienza quotidiana. La malattia, in crescita costante nel nostro Paese, colpisce la cute e altri organi e apparati interni, quali i polmoni, il sistema gastroenterico, il cuore ed i vasi arteriosi.
Si tratta, con tutta evidenza, di una malattia che necessita, per l?instaurarsi di danni irreversibili agli organi vitali e per migliorare la qualità della vita dei pazienti, di un monitoraggio di controllo costante e di terapie appropriate.
Ebbene, la legislazione vigente non prevede alcuna esenzione e l?onere economico grava completamente sulle spalle del paziente e della sua famiglia.
Il sistema attuale, inoltre, presenta un paradosso evidente: l?esenzione dal ticket non è collegata alla patologia, ma al grado di invalidità riconosciuto. Per questo molte persone, nella fase avanzata della malattia, si sottopongo all?accertamento d?invalidità per ottenere l?esenzione del ticket.
In buona sostanza accade che l?esenzione viene concessa quando la sclerodermia, così come per altre malattie invalidanti, ha già provocato danni irreversibili nella fase iniziale. Il monitoraggio strumentale e le terapie, invece, potrebbero bloccare o rallentare l?instaurarsi di quei danni.
È solo un esempio, tra i tanti, dei criteri ingiusti e sostanzialmente antieconomici (prevenire un?invalidità è infatti un grosso risparmio innanzitutto per lo Stato) che caratterizzano il nostro sistema sanitario nazionale.
Per questo restiamo in attesa di capire meglio il sanitometro e, nel frattempo, chiediamo al Ministro due cose:
La prima: come mai il nostro Governo getta via miliardi a volontà per finanziare ogni progetto di ?stupidi? film che non si possono certo definire culturali, mentre per la ricerca scientifica non ci sono mai soldi?
La seconda: perchè si deve sempre tagliare sulla sanità?

Anna Cattaneo
Presidente del G.I.L.S. (Gruppo Italiano Lotta
alla Sclerodermia)

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.