Welfare

Ausili vocali in prestito, una mano alle famiglie

Per comunicare hanno bisogno di computer e tastiere speciali. Ma il Servizio sanitario non li “passa”. Ora c’è un sostegno per chi non può affrontare le spese

di Redazione

Ci sono bambini che non parlano, che non riescono a comunicare a sufficienza neanche i propri bisogni primari. Un tempo erano condannati ad essere isolati dal mondo, ma ora esistono gli ausilii utili per abbattere il muro dell?incomunicabilità. Peccato che questa possibilità di vita non interessi al Servizio sanitario nazionale che non li ?passa?. Risultato? Le famiglie devono acquistarli sostenendone tutto il costo e sperando che l?ausilio prescelto sia quello che va bene per il proprio figlio. Non è quindi raro che i genitori si trovino ad affrontare ?al buio? notevoli spese pur di dare una possibilità espressiva al proprio figlio le cui capacità di comunicazione sono compromesse per problemi congeniti (come paralisi cerebrali infantili o insufficienza mentale) o acquisite (come traumi cranici dovuti ad incidenti o malattie neurologiche evolutive). Da oggi, però, hanno un aiuto in più per non sbagliare nella scelta. Il Centro Benedetta d?Intino di Milano (che da anni si occupa di comunicazione aumentativa e alternativa) ha infatti organizzato un ?servizio prestito? di ausilii di comunicazione portatili con uscita in voce. Il prestito è a tempo indeterminato per quelle famiglie che non possono assolutamente affrontare la spesa per l?acquisto e in modo provvisorio per quei bambini di cui si vuole verificare la scelta dell?ausilio con un periodo di prova pratica. Informazioni sul Servizo Presisto Ausilii: Rosa Maria Ferrante – Centro Benedetta D?Intino tel./fax 02/39263940


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA