Formazione

Governo, osa di pi

«Si è fatto poco, ma è sempre meglio del nulla di prima. La povertà può essere temporanea, non endemica, come al Sud»

di Redazione

Sono cinque anni che Pierre Carniti, ex segretario generale della Cisl, presiede la Commissione povertà. Un percorso non sempre facile, culminato nella crisi di un anno fa, quando la Commissione sembrava essere finita nel dimenticatoio e quando lo stesso Carniti dovette alzare la voce per ricordare al mondo (e ai Palazzi) che quel gruppo di professori non stava lì a scaldare la sedia. Oggi le cose sembrano andare un po? meglio, perché grazie all?impegno della ministra Turco la Commissione ha ricominciato a sfornare la fotografia della povertà in Italia.
Allora Carniti, come giudica il quadro sulla povertà in Italia nel 1997?
È uno scenario sicuramente preoccupante, anche se il mio invito è a non drammatizzare. In termini assoluti siamo ai livelli dello scorso anno, ma la cosa grave è che le categorie più a rischio, parlo del Sud, dei disoccupati, delle famiglie numerose, rischiano sempre di più. Questi, purtroppo, sono mali tutti italiani, che ci portiamo dietro da tanti anni e da cui sarà difficile guarire. Il brutto è che adesso importiamo anche i mali stranieri, come per esempio il fatto che diventano più poveri anche i lavoratori dipendenti.
Il governo ha cominciato a fare qualcosa per contrastare la povertà. Sta per diventare legge il progetto sul reddito minimo di inserimento. Come giudica questo provvedimento?
Be?, non posso ancora giudicare. Prima deve diventare legge, poi deve essere portata a termine la fase sperimentale.
Ma lei un?idea se la sarà fatta
Posso dire che è sicuramente qualcosa in più del niente che c?è stato fino ad oggi.
In cinque anni che presiede questa Commissione che cosa l?ha amareggiata di più?
Mi fa dispiacere il fatto che pur essendo un Paese che fa parte dell?area più ricca del mondo abbiamo una povertà che aumenta e delle intere regioni a livelli drammatici. Segno che la ricchezza è mal distribuita e che il governo deve fare qualcosa di più per contrastare e arginare questo fenomeno.
Secondo lei è realisticamente possibile che i poveri non ci siano più?
Non credo. Del resto lo dice anche il Vangelo, la povertà non sparirà mai. Solo che da noi i poveri sono sempre gli stessi, e questo non va bene. Nella vita la povertà ci può stare come incidente di percorso, non come destino immutabile.

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