Economia

Piccola Cooperativa: mista o sociale?

Al via una nuova rubrica: Social Job Risponde

di Redazione

Ho bisogno di informarmi circa la differenza nell?essere una piccola cooperativa sociale di tipo misto o di tipo sociale ma non so dove trovare le informazioni per valutare queste due forme. Potete aiutarmi e/o indicarmi dove è possibile reperire le informazioni necessarie?

Silvia Scaringi – Eos psicologia e salute
piccola società cooperativa


Le differenze tra le due piccole società cooperative sono le stesse che sussistono tra due cooperative ordinarie: la mista e la sociale.
In particolare, per la piccola società cooperativa sociale è necessario far riferimento alla legge 381/91 che disciplina le cooperative sociali. Nell?art. 1 della legge 381/91 viene precisato non solo lo scopo della cooperativa sociale, ma anche determinato, in via sostanzialmente alternativa, la tipologia di attività che può essere:
– sociale di tipo a) la gestione di servizi socio sanitari ed educativi;
– sociale di tipo b) lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all?inserimento lavorativo di persone svantaggiate (legge 381/91 art. 1, lett. b). Dette persone svantaggiate devono costituire almeno il 30% dei dipendenti. Attualmente, con la riforma del diritto societario e quindi della disciplina delle cooperative, qualsiasi valido e buon testo di riferimento necessita di aggiornamenti. Esiste tuttavia un testo interessante e chiaro dedicato alla piccola società cooperativa: L. Riciputi e P. Moro, Piccola società cooperativa – Manuale tecnico operativo. Il manuale, realizzato grazie al contributo del ministero del Lavoro, è stato curato da Confcooperative.
Per richiederlo: www.confcooperative.it

Milena Cannizzaro
Federsolidarietà – Confcooperative

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.