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Attacco all’Irak e alla 185

Legge 185: Colpo di scena, il Senato ha approvato i primi due articoli. "E' un colpo di mano della maggioranza" dichiara il senatore Nuccio Iovene (Ds). Ecco com'è andata

di Benedetta Verrini

La preoccupazione e l’angoscia per la guerra in atto, forse, non erano abbastanza. Il Senato, a sorpresa, ha ripresa stamattina la discussione sul tema delle armi. “La maggioranza ha riavviato la discussione sul ddl 1547, che cambierà la legge 185 sul commercio delle armi”. Dall’Aula del Senato, il senatore Nuccio Iovene (Ds) ha lanciato l’ “allarme rosso” sul destino della 185. Nel calendario di oggi era prevista la discussione di ben 4 disegni di legge prima del 1547. “Ma questi provvedimenti sono stati rapidamente incardinati e in pochissimo tempo si è passati all’esame del disegno sulla 185” continua il senatore. L’opposizione ha richiesto la verifica del numero legale e dopo le 11 è riuscita a far sospendere la seduta per alcuni minuti. In quel momento, era stato già approvato il primo articolo e votati gli emendamenti del secondo articolo. “E’ chiaro che il governo sta cercando di sfruttare un momento in cui l’opinione pubblica è distratta dalla guerra” riflette Iovene, “E che, pagato un prezzo forte già ieri, in termini di immagine, nei confronti dell’elettorato cattolico, sta tentando di far passare i provvedimenti “indigesti” tutti in una volta”. Dopo la verifica del numero legale, alle 11.45 è ripresa la discussione sul ddl 1547. Sono stati respinti tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione, quindi i senatori sono giunti alla votazione approvando anche l’articolo 2 del disegno di legge. Risultano dunque approvati i due articoli relativi alla ratifica dell’Accordo di Farnborough, mentre tutti i successivi, come è noto, sono più controversi perché vanno a incidere direttamente sulla legge 185, intaccandone l’efficacia. “La maggioranza e il governo – che pure hanno lasciato dormire il provvedimento dal luglio dello scorso anno – non hanno sentito il pudore di rinviare un dibattito sul commercio delle armi, proprio nel giorno in cui le armi venivano adoperate in modo tragicamente concreto” commenta il senatore Tino Bedin (Ulivo), che aveva proposto un emendamento aggiuntivo all’articolo 2, con il quale si chiedeva di fare salve tutti i principi ed i criteri della legge 185 proprio nell’applicazione concreta dell’Accordo di Farnborough. “La maggioranza ha driblato l’impegno, mettendo questo principio in un ordine del giorno che è stato accettato dal governo – prosegue Bedin – E’ evidente però che proprio il ricorso all’ordine del giorno è la conferma che sono fondate le preoccupazioni contenute nel mio emendamento e che sono diffuse nelle organizzazioni non governative”. La seduta è stata sospesa per dare modo alle commissioni Esteri e Difesa di riunirsi sulla questione della guerra in Iraq. La votazione del ddl 1547 riprenderà dunque la prossima settimana, a partire da martedì. Sulla questione, è intervenuto immediatamente anche il Forum del Terzo settore: “Alla tragedia si aggiunge la beffa” dicono i portavoce, Patriarca e Rasimelli, in una nota. “Ai Senatori della maggioranza chiediamo uno scatto d’orgoglio e di dignità e il rinvio immediato della discussione”.


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