Comitato editoriale Fondazione Rava
Premi Balzan 2023, fondazione Rava vince quello per la pace
I presidenti della fondazione Balzan “Premio” Alberto Quadrio Curzio e del Comitato Generale Premi Balzan Luciano Maiani hanno annunciato i vincitori dei Premi Balzan annuali per le scienze e la cultura, due nelle scienze fisiche e naturali e due nelle scienze umane. Quest’anno è stato attribuito anche il premio speciale per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli
di Redazione
Oggi a Milano i Presidenti della Fondazione Balzan “Premio” Alberto Quadrio Curzio e del Comitato Generale Premi Balzan Luciano Maiani hanno annunciato i vincitori dei Premi Balzan annuali per le scienze e la cultura, due nelle scienze fisiche e naturali e due nelle scienze umane. Quest’anno è stato attribuito anche il premio speciale per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli
Vinto dalla fondazione Rava, il Premio per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli è un premio speciale assegnato dal Comitato Generale Premi, coadiuvato da una commissione preparatoria, con un intervallo variabile ma non inferiore ai tre anni. Il riconoscimento è destinato a onorare persone o istituzioni che si sono distinte per un’eccezionale opera di carattere umanitario. Il premio ha un valore di 750mila franchi svizzeri.
Il premio è stato assegnato alla fondazione Rava «per l’impegno profuso dal 2000, in interventi di emergenza a seguito di catastrofi umanitarie e naturali in Italia e in America Latina (in collaborazione con Nuestros Pequeños Hermanos), e per specifiche iniziative adottate a favore dell’infanzia dell’America Latina per contrastare carenze educative e alimentar», si legge nella motivazione.
I Premi Balzan 2023 verranno consegnati a Berna il 17 novembre alla presenza del Presidente del Consiglio nazionale della Confederazione svizzera, Martin Candinas.
Alla conclusione dell’annuncio dei vincitori del Premio Balzan 2023, il presidente del Comitato generale Premi, Luciano Maiani, ha annunciato le materie premiande del prossimo anno, 2024: giustizia riparativa; storia della scienza moderna e contemporanea; meccanismi biologici dell’invecchiamento e materiali nanoporosi per applicazioni ambientali.
Gli altri vincitori dei premi sono: David Damrosch (Usa) – Harvard University per letteratura mondiale, Jean-Jacques Hublin (Francia) – Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie di Lipsia (Germania) per evoluzione umana: paleoantropologia, Eske Willerslev (Danimarca) – Università di Copenhagen per evoluzione umana: Dna antico ed evoluzione umana e Heino Falcke (Germania) – Università Radboud di Nimega (Paesi Bassi) e Max Planck Institute for Radio Astronomy di Bonn per immagini ad alta risoluzione: dagli oggetti planetari a quelli cosmici.
La scelta si è basata sulla validità, attualità e coerenza delle ricerche, individuando fattori specifici di eccellenza che potranno contribuire alla comprensione del nostro mondo e del nostro tempo, promuovendo l’avanzamento della conoscenza senza confini, secondo i principi ispiratori della Fondazione Balzan. Nel 2023 due dei quattro premi (uno nell’area umanistica e uno in quella scientifica) sono stati accomunati da un unico denominatore, quello dell’evoluzione umana. Il criterio adottato è quello dell’interdisciplinarità, nella convinzione che solo l’incrocio fecondo tra saperi e ricerche di ambiti diversi può consentire di affrontare le complessità dei problemi che la natura e la società pongono. Le quattro materie premiande cambiano ogni anno e vengono prescelte nelle due categorie delle lettere, scienze morali e arti e delle scienze fisiche, matematiche, naturali e medicina. La rotazione delle materie consente di privilegiare filoni di ricerca nuovi o emergenti. Il valore di ciascun Premio è di 750.000 franchi svizzeri 784.000 euro), la cui metà va destinata a progetti di ricerca svolti da giovani studiosi.
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