Salute

Processo postumo al Di Bella francese

Lunedì inizia il processo a Mirko Beljanski, ricercatore del Pasteur, morto nel '97, che negli anni '80 sostenne di aver scoperto una nuova molecola contro l'Aids e il cancro. Moglie e collaborator

di Giampaolo Cerri

A giudizio il Di Bella francese. O meglio la sua memoria. Mirko Beljanski, il ricercatore del Pasteur divenuto celebre negli anni ?80 per le sue cure alternative contro l?Aids e il cancro, va a giudizio lunedì davanti al tribunale di Creteil. Lui, biochimico di origine yugoslava, è morto nel ?97 a causa di una leucemia, ma la moglie Monique, che ha sempre collaborato con lui, sarà sul banco degli imputati per ?esercizio illegale della medicina e della farmacia, nonché di pubblicità fraudolenta? dal ?91 al ?97. L?istruttoria è raccolta in un dossier di venti volumi, pieni di perizie, contro-perizie, pareri, expertise. Un convulso succedersi di testimonianze esaltanti di malati ? almeno un centinaio di persone dichiarano di essere guarite con i prodotti Beljanski – e di oscuri giri di società commerciale, intestate al ricercatore e alla moglie, che sparivano e ricomparivano secondo le necessità. Secondo Monique Beljanski, il marito sarebbe stato vittima di un caso di invidia scientifica: il direttore del Pasteur Jacques Monod avrebbe bloccato le ricercerche sui batteri solo per questo motivo. Una guerra personale, divenuta ben presto un esilio intellettuale: ?Le industrie farmaceutiche hanno cominciato a respingere le sue ricerche?, ha detto la moglie nell?istruttoria, ?nessuno voleva più lavorare con lui?. E anche il ministro della Sanità dell?epoca, Claude Evin, dichiarò che mai avrebbe messo un prodotto Beljanski sul mercato. Un ostracismo che spinse i coniugi a mettersi in propri e a distribuire, a partire dal 1986, i propri medicamenti prodotti in un piccolo laboratori a Ivry-sur-Seine. Arriveranno a curare piùd i 3 mila persone: un flusso ininterrotto di disperati che cercava una speranza nei suoi farmaci miracolosi, come il Pb 100. Molti lanceranno vere e proprie raccolte fondi per finanziare le ricerche dello scienziato indipendente. Un business miliardario, secondo l?accusa, a beneficio di società costituite all?estero. Nel 1994, la parabola scientifica di Beljanski si conclude: l?Agenzia nazionale sull?Aids denuncia che ?la molecola non ha alcun effetto antivirale specifico contro l?Hiv?. Arriva l?inchiesta e ora il processo. In aula ci saranno per la prima volta le associazione Aides e Act Up e la Lega contro il cancro: parti civili contro il gruppo Beljanski. ?Non li accusiamo di tutto?, dice Alain Molla, avvocato di Aides, ?ma molti malati hanno abbandonato le terapie per curarsi con questi prodotti. E non si sa cosa abbiano preso?.


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