Mondo

Iraq: Cossiga, Bush non è figlio di suo padre

Il senatore ospite a La 7: «Non sono pacifista per vocazione ma credo che questa guerra sia evitabile»

di Giampaolo Cerri

”Ho un forte timore: che gli Stati Uniti vogliano chiudere la partita con l’Onu, con la Nato e con questa Europa”. Lo dice Francesco Cossiga, ospite della trasmissione de ‘La 7’ ‘Tribu”, ribadendo che il nostro Paese dovra’ rimanere fuori da un eventuale attacco all’Iraq senza il si’ del Consiglio di sicurezza dell’Onu. ”Trovo difficolta’ -afferma il presidente emerito della Repubblica- a credere che Bush junior sia figlio di Bush senior, che ebbe la grande saggezza di non turbare gli equilibri fondamentali del Medio Oriente non marciando su Baghdad, cosa che avrebbe potuto fare facilissimamente. Io ero americano con la kappa quando c’era la cortina di ferro, potevo anche accettare l’egemonia degli Stati Uniti sul Patto atlantico e sull’Europa occidentale, come era naturale l’egemonia dell’Unione sovietica sui Paesi del Patto di Varsavia, perche’ in qualsiasi alleanza o c’e’ una guida che e’ lo Stato piu’ forte o l’alleanza non funziona”. ”Adesso -prosegue Cossiga- tutto questo e’ cambiato e non sono certo pacifista per vocazione, non credo che la guerra talvolta sia evitabile, ma per il nostro Paese credo che non vi possa essere una partecipazione alle operazioni militari senza il si’ del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.


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