Formazione

Da Dolceacqua a Portobuffolé: l’Italia da non perdere

Turismo di qualità:bandiere arancioni di Carmen Morrone

di Redazione

Il primo comune ?arancione? è stato Dolceacqua, in provincia di Imperia, nel 1999, l?ultimo è Portobuffolé in quel di Treviso. I dati raccolti durante una visita a sorpresa nella località da parte degli operatori del Centro studi del Touring club italiano decidono l?assegnazione dell?ambìto vessillo. È una delle ultime fasi di una procedura che si apre con la compilazione della scheda di candidatura dei comuni che non superano i 15mila abitanti. Nel questionario si chiede di rispondere su aspetti naturalistici, storici e turistici del territorio. Se le risposte soddisfano, si passa all?analisi della località. I rappresentanti del Centro studi si comportano come turisti-tipo. A casa si documentano: cartine, guide, una consultazione al sito internet del borgo. All?indomani partono: chi in treno, chi in auto e si incontreranno all?ufficio informazioni per i turisti. Trovarlo!!! Già perché, come ci spiega Raffaella Caso, responsabile del progetto Bandiere Arancioni, è qui il punto in cui cadono parecchi candidati. L?ufficio che dovrebbe essere faro per chi approda in lidi sconosciuti è spesso una chimera e ammesso di trovarlo non è raro che sia chiuso. L?esame continua. Vengono verificati la presenza dei servizi d?informazione turistica e della segnaletica, la frequenza dei mezzi di trasporto, la presenza e il livello di alberghi, campeggi, ostelli, agroturismi, bed&breakfast, servizi di ristorazione e servizi complementari. C?è chi valuta le attrattive storico e culturali, le risorse ambientali, l?offerta di eventi legati alla tradizione locale, chi verifica il tipo di azioni intraprese nell?ambito della gestione ambientale tra le quali la cura del verde, lo smaltimento dei rifiuti, eventuali campagne di sensibilizzazione ambientale. Infine, il borgo deve dare una certa immagine e atmosfera in relazione alla percezione di arredo urbano, ospitalità e cordialità. E l?accessibilità per i disabili? «È vero, nella scheda di autocandidatura non è contemplata», ammette la Caso, «aggiungeremo le domande su questo tema dal prossimo anno, e alzeremo anche lo stand complessivo dei criteri. Comunque, quando i nostri esperti raggiungono la località verificano anche la presenza di barriere architettoniche e la segnalano». Dal 1999 sono state presentate 590 domande, sono stati visitati 234 comuni, e solo 45 sono stati insigniti della bandiera arancione. E i restanti? È stato offerto loro un piano di miglioramento: «I comuni che non risultano essere ancora in linea con i parametri del progetto possono chiedere un piano di miglioramento», spiega, «che evidenzi gli elementi critici individuati proponendo azioni per adeguarsi agli standard». Ma anche chi ha ottenuto il drappo arancione deve continuare a lavorare per la sostenibilità dell?offerta turistica. Il marchio è infatti temporaneo, dopo due anni la località sarà di nuovo esaminata per verificarne lo stato. Info: tel. 02.8526828, www.touringclub.it


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