Formazione

Iraq: Mons Martino, posizione Chiesa pacificatrice

A sostenerlo è stato l'arcivescovo Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace e per 16 anni rappresentante vaticano all'Onu

di Paolo Manzo

”La posizione della Chiesa non e’ pacifista ma pacificatrice”. A sostenerlo e’ stato l’arcivescovo Renato Martino, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace e per sedici anni rappresentante della Santa Sede presso le Nazioni Unite, nel corso di un incontro con tremila rappresentanti delle parrocchie milanesi a convegno su ”Pacem in terris. La posizione della Chiesa sulla pace’. Nel corso del suo intervento l’arcivescovo Martino ha sottolineato che ”la pace non e’ assenza di guerra, non e’ nemmeno esser contro qualcuno che vuole la guerra, non e’ in nessun caso difesa preventiva perche’ mai si devono colpire presunti o veri nemici prima di essere colpiti”. A quarant’anni dall’enciclica di Papa Giovanni XXIII ”Pacem in terris” l’arcivescovo Martino ha ricordato che ”la pace e’ il risultato di una ricerca, di un darsi da fare, di un mettersi all’opera per comprende chi siamo realmente, qual’e’ il nostro vero bene, nella consapevolezza, che da sempre proviene dal Magistero della Chiesa, del fatto che l’uomo e’ capace di bene ed e’ stato messo in grado di giungere alla verita’, seppure nella contingenzadella storia”.

”Il dinamismo, la progressivita’ della ricerca della pace sono tratti essenziali -secondo l’arcivescovo Martino- del contributo prezioso che la Chiesa puo’ offrire all’umanita’: si tratta di cercare insieme e costruire insieme la pace, una pace che risponda pienamente alle esigenze richieste dal rispetto della dignita’ di tutto l’uomo e di ogni uomo”. Rifacendosi quindi all’enciclica ‘Pacem in terris’, l’arcivescovo ha ricordato i quattro valori che stanno a fondamento della convivenza umana: verita’, giustizia, carita’ o amore, liberta’ e che anche Papa Giovanni Paolo II ha riproposto nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace di quest’anno: ”Tali valori non devono essere disgiunti -ha ricordato- e non possono essere compresi, e tanto meno vissuti, separatamente, ossia non puo’ esserci verita’ senza giustizia, carita’ e liberta”’.

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