Sostenibilità

Ecologia: a Firenze si ricicla anche l’olio fritto

Il riciclo dell'olio vegetale da cucina puo' esser utile per creare il biodiesel ma anche per la produzione di mangimi per gli animali

di Gabriella Meroni

Anche l’olio fritto da cucina sara’ riciclato. Accade a Firenze, prima citta’ italiana a provvedere a questa raccolta differenziata per contribuire anche in questo modo alla tutela dell’ambiente.
L’iniziativa e’ stata annunciata dall’assessore comunale all’Ambiente, Vincenzo Bugliani, che ha precisato come l’olio vegetale da cucina sara’ raccolto in appositi contenitori con il contributo dei cittadini e poi avviato ad un impianto di smaltimento e di trasformazione. I contenitori dove i cittadini potranno depositare l’olio fritto sono circa una ventina.
Per trasportare il condimento utilizzato in cucina potra’ essere utilizzata una qualunque bottiglia di plastica.
”Questa raccolta, la prima in Italia, riveste un notevole interesse soprattutto per la salvaguardia ambientale. Al di la’ di quantitativi che si pensa di poter raccogliere, noi vogliamo puntare l’attenzione sulla qualita’ dell’iniziativa, che tende a sensibilizzare i cittadini sul tema del’inquinamento della rete fognaria.
L’olio fritto e’ ricco infatti -ha detto l’assessore Bugliani illustrando l’iniziativa- di sostanze che possono rappresentare un grave pericolo per l’ambiente se immesse elle fogne, ostacolando tra l’altro il buon funzionamento dei depuratori dell’acqua”.
L’assessore fiorentino ha ricordato come il riciclo dell’olio vegetale da cucina puo’ esser utile per creare il biodiesel ma anche per la produzione di mangimi per gli animali. Da un chilo di olio fritto -ha sottolineato Bugliani- si ricava un chilo di biodiesel, che e’ un olio combustibile per motori a scoppio analogo al gasolio. Il biodiesel non produce inquinamento solforoso.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.