Famiglia

Oggi la Giornata mondiale

Unicef in allarme per il taglio dei fondi, Mussolini a muso duro: "Basta con lo spacchettamento di competenze"

di Benedetta Verrini

La Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra oggi in tutto il mondo, nel nostro paese trascorre tra luci e ombre. Proprio ieri, mentre il Governo approvava in via definitiva il disegno di legge istitutivo del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, l’Unicef, la massima istituzione in difesa dei minori nel mondo, lanciava l’allarme sul taglio dei fondi.


A farsene portavoce è stato direttamente il Presidente Unicef Italia, Vincenzo Spadafora: “Gli 89 milioni di euro previsti per l’aiuto multilaterale nel 2009, un terzo di quanto erogato nel 2008,  comporterebbero”, ha affermato Spadafora, “un taglio senza precedenti ai fondi Unicef per l’infanzia, ponendo l’Italia al penultimo posto, nell’ambito del G8, nella graduatoria dei Governi donatori, con conseguenze enormi sulle attività che l’Unicef realizza a favore dei bambini di tutto il mondo”.


Un arretramento clamoroso, insomma, considerato che, ha proseguito il presidente, “l’Italia ha sempre svolto un ruolo importante negli aiuti umanitari: non a caso le donazioni dei cittadini italiani all’Unicef, nonostante la crisi che il nostro Paese sta attraversando, sono costanti, segno di un’attenzione forte dell’opinione pubblica italiana sui temi dell’infanzia e del futuro delle nuove generazioni. È paradossale che invece sia proprio il Governo a fare un passo indietro, perdendo credibilità, anche a livello internazionale, proprio alla vigilia di una celebrazione dedicata ai bambini”.
Sulla giornata di celebrazioni, ieri è intervenuta anche la presidente della Commissione parlamentare infanzia, Alessandra Mussolini, che oggi a Roma presenzierà a un seminario sui minori stranieri: «Dirò “basta”, ha detto la Mussolini. “Per sentire chi del governo si occupa dell’infanzia devo chiamare tre ministri e due sottosegretari. Serve un’unica delega sull’infanzia. Altrimenti si fa a scaricabarile. E poi è necessario rendere operativi gli organismi a tutela per l’infanzia. Ce ne sono anche troppi…»

E il Garante?
E a proposito, sul via libera al Ddl per il Garante nazionale dell’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora ha annunciato che Unicef farà una “verifica dei contenuti”. “E comunque”, ha aggiunto, “auspichiamo che sia nominata una personalità di alto profilo, indipendente e autonoma e che il nuovo ufficio del Garante sia realmente dotato di poteri e risorse adeguate alle sue funzioni”.
“Va creato subito perché svolga un lavoro di sollecitazione e stimolo”, ha commentato il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, in un’intervista al settimanale Vita in edicola questa settimana. “Ma questo non basta a fare una politica unitaria per dare ai bambini e agli adolescenti risposte concrete e mature”, ha avvertito il professor Caffo. “Serve un forte coordinamento di politiche per le future generazioni. L’attuale assenza di dati oggettivi e di ricerche precise dà il senso di questa mancanza politico- strategica. Vi sono progetti anche buoni, che però hanno luogo per alcuni mesi e in alcuni territori e poi sono interrotti. Al di là delle cerimonie, vorremmo risposte concrete”.
“Mi chiedo cosa potrà fare il Garante nazionale per i 34mila minori fuori famiglia che vivono oggi in Italia”, aggiunge infine Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini. “Si tratta di bambini e adolescenti sospesi in una zona grigia del diritto che impedisce loro di vivere in maniera stabile e serena con una mamma e un papà. Per ognuno di loro dovrebbe esserci l’avvocato del minore, come previsto dalla legge 149/2001, non un Garante. Solo l’avvocato sarebbe in grado di seguire passo dopo passo il caso dei bambini in difficoltà familiare, fino all’inserimento definitivo in una famiglia”.

19 anni fa la Convenzione
Era il 20 novembre 1989 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York, approvò la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia che entrò in vigore il 2 settembre 1990.
E’ stata ratificata da 193 Paesi, un numero maggiore degli Stati membri dell’ONU, prova di una sensibilità – almeno teorica – davanti ai problemi che in tutto il pianeta affliggono l’infanzia e l’adolescenza. Tra i paesi che hanno aderito anche l’Italia che l’ha ratificata il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
Secondo la Convenzione i bambini hanno diritto al nome, tramite la registrazione all’anagrafe subito dopo la nascita e hanno diritto alla nazionalità (art.7), hanno il diritto all’istruzione (art. 28 e 29), quello di giocare (art. 31) e hanno il diritto di essere tutelati da tutte le forme di sfruttamento e di abuso (art. 34).
Insieme alla Somalia, gli Stati Uniti fanno parte della lista dei paesi che non hanno ancora ratificato la Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo.

Appuntamenti e celebrazioni
La Commissione parlamentare per l’infanzia, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero del lavoro, salute e politiche sociali organizzano una giornata sul tema “Crescere insieme: accoglienza e integrazione dei minori stranieri in Italia”. Interverranno, tra gli altri, la presidente della Commissione Parlamentare infanzia Alessandra Mussolini, Carlo Giovanardi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alla politiche per la famiglia, Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro, salute e politiche sociali.
Porteranno la loro testimonianza anche Franco Occhiogrosso, presidente del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, e Vincenzo Spadafora, presidente del Comitato italiano per l’UNICEF.
In occasione dell’incontro verrà distribuito il dossier “Accoglienza e integrazione dei minori stranieri”, raccolta di documenti e dati statistici a cura del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.
www.minori.it

Diritto dei bambini è anche quello di essere accolti e curati in ambienti sanitari predisposti alle loro esigenze: Fondazione ABIO Italia Onlus in questa giornata rinnova il suo impegno per la diffusione della Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale. 
Il documento è stato l’argomento principale del Convegno Nazionale ABIO “Diritti, conoscerli per ottenerli”, svoltosi a Roma lo scorso 14 novembre: i rappresentanti delle Istituzioni, del mondo medico e di ABIO si sono confrontati sul tema e hanno ribadito l’importanza di prendersi cura e non solo di curare. L’obiettivo comune a tutti, emerso nel corso della giornata, è quello di promuovere il benessere del bambino e dell’adolescente che affrontano l’esperienza dell’ospedale anche attraverso l’applicazione concreta dei loro diritti. 
www.abio.org


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