Volontariato

21 marzo: Giornata mondiale della poesia

Oggi l'Unesco celebra la Giornata mondiale della poesia

di Giulio Leben

Sono nata il ventuno a primavera recita il primo verso di una fra le più conosciute e amate poesia di Alda Merini, ma non sapevo che nascere folle, continua, aprire le zolle / potesse scatenar tempesta. Non sarà per questo, ma ci piace pensarlo, che proprio l’Unesco celebri ogni anno all’equinozio di primavera la Giornata mondiale della poesia. Ma a cosa serve, la poesia? Lawrence Ferlinghetti, noto poeta beat e fondatore della storica libreria californiana “City Lights“, a questa domanda è solito rispondere “Chi si pone il quesito dimostra già di averne un gran bisogno”. E che cos’è la poesia? In questo caso Milo De Angelis, fra i più importanti poeti italiani degli ultimi vent’anni risponde a VITA così “Noi siamo il frutto delle nostre parole. Esse, una volta scritte, ci spiegano qualcosa di noi stessi. Ignoriamo la nostra essenza prima di vederla su una pagina. Le frasi che lì si sono depositate, come frammenti di uno specchio, ci invitano a guardarle. Lì, sul foglio, troviamo la nostra forma, se siamo stati precisi, se abbiamo sentito esattamente il suono e il significato delle parole. La poesia è questo suono che si fa significato. Siamo sottoposti a dettatura. Abbiamo il dovere di trascrivere senza sbavature, sillaba per sillaba.” (Leggi l’intervista integrale: Le parole che cambiano/ Poesia di Andrea Leone) E come si legge una poesia? W. Y. Auden, un poeta che sulle riviste scriveva solo per soldi, ha detto una volta in un’aula universitaria: “… i problemi che mi interessano di più quando leggo una poesia sono due. Il primo: eccomi di fronte a un congegno verbale. Come funziona? Il secondo: che tipo di uomo vive in questo testo poetico? Qual è la sua idea della vita? Cos’è per lui il bene e il male?” Per il resto, la Giornata mondiale della poesia è anche il momento ideale per segnalare alcuni progetti online degni di nota o particolarmente interessanti. Come nel caso di due laboratori/archivi internazionali di poesia ben fatti anche se in inglese: www.poetryarchive.org e www.poetryinternational.org. Per i piu’ avventurosi e insaziabili di novità e sperimentazioni l’International Digital Poetry Festival o l’E-fest americano. E ancora, per chi volesse leggere e saperne di più: l’ottima proposta editoriale di luca sossella editore, consultabile e completamente scaricabile online alla pagina web www.parolaplurale.it.


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