Volontariato

Il volontariato in pagina

I risultati della ricerca di SWG e VITA Comunicazione presentati oggi a Milano. Le organizzazioni senza fini di lucro si avviano a divenire importanti attori del sistema economico

di Redazione

Un’opportunità in più per aiutare gli altri (95%), ma anche una risorsa nuova ed interessante per l’evoluzione dell’economia italiana (56%). Questa la percezione del mondo non profit emersa dall’indagine condotta dall’Istituto di Ricerche SWG in collaborazione con VITA Comunicazione. La ricerca, condotta su un campione nazionale di 1003 italiani e presentata questa mattina a Milano, ha analizzato il livello di conoscenza e percezione del mondo delle organizzazioni senza fini di lucro in Italia, confermando un diffuso e trasversale riconoscimento, da parte dell’opinione pubblica, dell’utilità sociale del non profit nei suoi diversi campi di intervento. Ma quali sono le caratteristiche fondamentali affinchè un’organizzazione non profit possa essere considerata seria e affidabile? La validità e la credibilità di un ente senza fini di lucro, per il 90% della popolazione, sono affidate in primo luogo alla trasparenza nella modalità di gestione dei fondi, seguite dalla professionalità del personale (87%) e da una sede efficiente e ben organizzata (76%). Aspettative crescenti, dunque, di professionalizzazione del settore, con le organizzazioni “senza fini di lucro” sempre più considerate potenziali importanti attori del sistema economico del Paese. Il non profit si candida come costruttore di un nuovo welfare comunitario e sociale che, ponendosi al di fuori della cultura della dipendenza assistita, risulta in grado di integrare, se non sostituire per intero, l’intervento del settore pubblico in ambito sociale. Il 58% degli italiani, infatti, dovendo esprimere un giudizio comparativo tra le associazioni senza scopo di lucro e le strutture pubbliche, considera le organizzazioni di volontariato più efficienti e rispondenti ai bisogni di protezione sociale della collettività. A fronte di un terzo settore che si sta “imprenditorializzando”, la progressiva interazione tra mondo profit e non profit trova ampio riscontro nell?opinione degli intervistati i quali, per l’83%, considerano positivo il fatto che le attività di volontariato possano essere finanziate da aziende private. ?Il Volontariato in Pagina? Ricerca quantitativa e qualitativa su 29 quotidiani italiani dal 22 ottobre al 22 novembre ?02 Criteri e obiettivi della ricerca Obiettivo primario di questa indagine è stato quello di quantificare di quale copertura informativa usufruisca oggi il volontariato e le sue iniziative sulla stampa quotidiana italiana. E? stato operato un raffronto, per evidenziare la penetrazione e la notiziabilità del volontariato, con un?analoga rilevazione fatta quattro anni fa anche se su un numero minore di testate (nel 1998, 13 testate nazionali e 7 locali, nel 2002, 17 testate nazionali e 12 locali). Sono stati analizzati circa 90 mila articoli procedendo a una ricerca per parole chiave: ?Volontariato? e ?Volontario/i?. Vediamo per punti i principali risultati: a)Il boom di attenzione è dei quotidiani locali Complessivamente 360 articoli scritti in 32 giorni. Sul totale delle ricorrenze complessive ben il 56% appare sulla stampa locale (203 ricorrenze su 360). Nel 1998 ben l?80% delle ricorrenze comparivano sui quotidiani nazionali. La media complessiva, per le 29 testate quotidiane, è di 11,25 articoli al giorno (contro la media 1998 di 9,96 articoli). L?incremento di attenzione è però dovuto all?esplosione di presenza del volontariato come ?argomento? sui quotidiani locali, oltre 6 articoli al giorno sulle 12 testate locali da noi monitorate, mentre sui 17 quotidiani nazionali la media di articoli sfiora i 5 articoli al giorno. Rispetto al 1998 sulla stampa quotidiana nazionale la presenza dell?argomento volontariato quasi si dimezza (da 8,06 ricorrenze al giorno a 4,9), mentre triplica sui quotidiani locali (da 1,9 ricorrenze al giorno a 6,36). b)Il Giorno e Il Corriere della Sera i quotidiani nazionali più attenti Delle diciassette testate nazionali solo due stanno sopra le 20 occorrenze nei 32 giorni di rilevazione, (?Il Giorno? e ?Il Corriere della sera? rispettivamente con 29 e 24 occorrenze), cinque quotidiani si attestano con un numero di occorrenze superiore ai 10 articoli, con 17 ?Avvenire?, 13 ?La Repubblica?, 11 ?Il Secolo XIX,?, 10 ?Il Giornale? e ?La Stampa?. Ben nove testate nazionali stanno sotto la soglia minima dei 10 articoli, tra loro da segnalare ?La Nazione? con 7 articoli e il ?Il Manifesto? con zero articoli dedicati al volontariato. Ecco la classifica dell? attenzione dei singoli quotidiani all?argomento volontariato. Primo è ?Il Giorno? che al volontariato e alle sue iniziative dedica quasi un articolo al giorno (0,9), seguono ?Corriere della sera? con 0,75 articoli al giorno e ?Avvenire? con 0,53, un articolo ogni due giorni. c)Gazzetta di Parma, L?Eco di Bergamo e La Provincia di Como i migliori locali Molto meno forte è la forbice delle occorrenze sui quotidiani locali dove ben 9 testate stanno sopra la soglia delle 10 occorrenze nel periodo, tra queste tre stanno sopra la media di 1 articolo al giorno. Il record è della ?Gazzetta di Parma? con 37 occorrenze nei 32 giorni, seguita da ?L?Eco di Bergamo? e ?La Provincia di Como? con 24 articoli nel periodo. Solo tre quotidiani scendono sotto la soglia dei 10 articoli, ?La Gazzetta del Mezzogiorno? con 8 occorrenze e ?Messaggero Veneto? con 5 occorrenze, ?Il Giornale di Sicilia? con soli 3 articoli. d)Il volontariato ? un argomento da prima pagina! Un primo dato importante dell?analisi qualitativa è quello che ci dice che nei 17 giornali quotidiani nazionali il volontariato e le sue iniziative sono finiti in prima pagina per ben 13 volte in 32 giorni; e che per altre 13 volte all?argomento volontariato è dedicato il cosiddetto ?Fatto del giorno?. Il record delle occorrenze in prima pagina (tra titoli e richiami) è di ?Avvenire? che piazza l?argomento in prima per ben 6 volte. Inoltre la stampa nazionale dedica al tema 8 commenti di esperti o editorialisti nel periodo della ricerca. Il volontariato è considerato importante e di tendenza e quindi un fenomeno da capire meglio, il volontariato acquista cioè un rilievo anche concettuale. Non a caso i Commenti più frequenti compaiono su uno dei quotidiani più intellettuali e di tendenza ?La Repubblica?, con ben 3 commenti su un totale complessivo di 13 articoli nel periodo. Nella rilevazione 2002 la stampa locale batte quella nazionale non solo come quantità di articoli (203 a 157), ma anche dal punto di vista qualitativo. Nel 2002 su 203 occorrenze 5 volte il volontariato arriva in prima pagina nei quotidiani locali, altre 3 volte viene trattato come ?Fatto del giorno?, il più delle volte l?articolo è collocato come Spalla (25 volte), spesso il volontariato è però argomento di Apertura (20 volte) o di taglio centrale (49 volte), in 101 casi (il 50% degli articoli) il pezzo usufruisce anche di icone grafiche o fotografiche a testimoniare il rilievo dell?argomento. e)Gli argomenti del discorso Il volontariato interessa sempre di più in sé, in quanto fenomeno sociale nuovo, in quanto pratica di cittadinanza attiva, non si parla di volontariato solo in caso di emergenze e calamità. In quasi il 50% delle occorrenze sulla stampa nazionale (cioè in 84 articoli) il fenomeno del volontariato è raccontato come argomento proprio, come dinamica sociale specifica, come fattore di sviluppo e insieme di solidarietà. Per quanto riguarda i settori d?intervento del volontariato che paiono fare più breccia nel 2002 sulle pagine dei grandi giornali nazionali con un consistente numero di occorrenze, sono: il volontariato nel campo della Protezione civile, nel campo delle attività ricreative, dei Giovani, della sanità, nella raccolta fondi. Un panorama di attenzioni e di associazioni rivoluzionato rispetto a 4 anni fa quando il tema dominante erano le esperienze di auto aiuto e di sostegno ai malati di Aids (da 17 articoli nel 1998 allo 0 del 2002); l?importanza del volontariato nelle esperienze di cooperazione (da 14 a 1), l?impegno a favore degli immigrati (da 14 articoli a 10), il sostegno a soggetti detenuti o ex carcerati (da 11 articoli a 3).


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